domenica 1 novembre 2015

L'imperfezione vincente dell'Inter


L'Inter è una squadra palesemente imperfetta. Manca di un gioco convincente ed ha dei giocatori altrettanto imperfetti e pieni di lacune, vedi Fredy Guarin, a cui dedicherò un post apposito di psicologia applicata al calcio. Ma è una squadra vincente, almeno per il momento, ed ha ampi margini di miglioramento, e questo forse dovrebbe cominciare a preoccupare gli avversari. Inoltre ha un tecnico capace, e che ieri sera nel corso di un big match importantissimo, fa sedere in panchina il capitano e goleador nonché stella assoluta della squadra, e inserisce dal primo minuto Nagatomo, alla seconda presenza stagionale, e D'Ambrosio, addirittura alla prima senza alcun minuto giocato. Ovviamente tutti gli interisti hanno calcisticamente imprecato pensando a chissà quale sciagura e invece ha avuto ragione lui. Nagatomo e D'Ambrosio hanno tenuto botta contro Gervinho e Salah, due dei punti di forza assoluti della Roma, che solo qualche giorno fa hanno scherzato con la difesa della Fiorentina... Punto di forza della squadra è indiscutibilmente la difesa, capace di non subire gol in diverse occasioni, anche contro squadre come Juventus e Roma. Una sola grossa imbarcata presa contro la Fiorentina, ben quattro gol subiti in una sola serata e poi molti "clean sheet" all'attivo. Merito ovviamente del portiere, Handanovic, capace ieri sera di quattro parate in 2 secondi ma, a proposito di imperfezione, capace anche di regalare due gol alla Fiorentina (ampiamente poi ripagati ieri sera e all'ultimo minuto nella parata su Destro). Difesa tutta nuova e con un leader lento, calmo, silenzioso e preciso come Joao Miranda, vero pilastro capace di dare sicurezza alla difesa e di guidarla senza sbavature. Questo giocatore secondo me fa davvero la differenza dietro. Calma in ogni situazione, sa sempre quello che fare, forte di testa, implacabile nell'uno contro uno, insomma quel difensore che serviva all'Inter per recuperare le incredibili amnesie dello scorso campionato. Affianco a lui uno che diventerà un fortissimo difensore come Murillo, sulle fasce quattro terzini senza titolarità, ognuno imperfetto a modo suo ma capaci di reggere bene anche big match  come quelli di ieri sera senza grosse sbavature (vedi Nagatomo quasi perfetto durante tutto il match alla fine cerca di regalare un assist vincente a Gervinho). Importantissime anche le figure di Melo e Medel, davanti alla difesa due sicurezze, tanto che una volta che la squadra è rimasta senza ha sofferto moltissimo. Davanti c'è molto da fare, il gioco latita, le conclusioni a rete poche, le azioni pericolose si contano sulle dita di una mano per tutte le undici partite. E d'altronde, una squadra che vince 6 partite su 11 per 1-0 denota una compattezza invidiabile ma anche una mancanza di pericolosità preoccupante. Probabilmente non è ancora una squadra da scudetto, ma gli avversari farebbero bene a preoccuparsi, visto che ha ampi margini di miglioramento nel reparto offensivo e nel palleggio. E se questi miglioramenti si concretizzassero? Sarà il tempo a dircelo. Intanto l'imperfezione ha portato 24 punti e la testa della classifica. Niente male. 

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