domenica 3 gennaio 2016

Il calcio al tempo delle feste, calcio italiano ancora indietro


Mi rendo conto che in questo post scriverò cose ovvie, scontate, moltissime le pensano, tifosi, appassionati, ma non chi le dovrebbe pensare, ossia la Federazione Italiana Giuoco Calcio, no. Nel bel mezzo delle festività natalizie, in cui ci sono almeno due week end e tanti giorni di festa, il calcio italiano si ferma. Una forma di intrattenimento e spettacolo si blocca e ricomincia quando per tutti ricominciano gli impegni e non si ha il tempo di seguire le partite, parlo ovviamente dell'andare allo stadio, perché bene o male in tv tutti riescono a vederle, anche se negli orari più improponibili (ma la tv interessa alla Figc, i tifosi no). Mentre al cinema escono i film più attesi, proprio perché la gente ha più tempo libero per andare a vederli, proprio mentre ci sono 8000 iniziative di qualsiasi tipo in giro, per lo stesso ovvio motivo, lo sport più seguito in Italia decide di fermarsi e non giocare, ignorando le esigenze del pubblico e dei tifosi, che poi, ricordiamolo, sono sempre quelli su cui si regge questo fantastico sport e i loro ingaggi milionari (senza retorica). Il sindacato dei calciatori presieduto da Tommasi, resiste ed insiste inspiegabilmente per aver quella settimana di vacanza durante il Natale che blocca il campionato. E stiamo parlando di una categoria di "lavoratori" tra le più avvantaggiate del mondo, in questo senso il campionato e il loro lavoro si ferma per quasi un mese durante l'estate, più una settimana durante l'inverno, cosa che altre categorie di lavoratori sognano ad occhi aperti. Senza contare che si tratterebbe di allenarsi un paio d'ore al giorno, quindi un bel part-time al 25%, cioè roba da ridere. giocare un paio di partite, e avere qualche turno infrasettimanale in meno durante l'anno ad orari improponibili. Per essere una delle categorie più privilegiate del mondo, devi anche fare qualche minimo sacrificio (?!?), come, secondo loro, sarebbe questo. Anche perché in Inghilterra si gioca praticamente sempre, adesso si gioca anche in Spagna, siamo rimasti solamente noi tra i grandi campionati a non giocare, esclusa la Francia, che non è nei primi tre. Lì si gioca, stadi pieni, atmosfera di festa, i giocatori pare non si lamentino e giochino senza alcun problema, regalando giornate di passione, divertimento ed entusiasmo alle persone che accorrono in massa negli stadi, liberi da impegni di lavoro vari. Ma noi no, recepiremo questa "novità" forse nel 2026 dopo strenue battaglie, per modernizzare un mondo calcistico che sembra sempre andare contro gli interessi di chi quel mondo lo sostiene dalle fondamenta, i tifosi. Sarebbe forse il caso di andargli incontro per una volta? 

Ps: (Anche perché poi l'ultima giornata prima di Natale, i calciatori pensano alle vacanze e non giocano come dovrebbero. Quando ricominciano non sono in forma perché sono stati fermi una settimana. What else?

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