martedì 30 giugno 2015

Smells like teen spirits


(immagine presa dal sito www.fanpop.com)

"Smells like teen spirits", certamente una canzone che ha segnato la mia adolescenza. è stata una sorta di spartiacque nella mia vita, a livello musicale ma non solo, perché ha segnato il passaggio dall'ascolto di un certo tipo di musica ad un altro, da un determinato modo di pensare, chiuso, ad uno più aperto, volatile. Mi spiego meglio. Fino agli 11-12 anni, il bambino come ero io anni fa, ascolta solamente quello che gli passa la tv e la radio e ovviamente stiamo parlando della musica "commerciale" cioè dei cantanti e della musica pop in generale. Se un ragazzino accende la radio adesso ascolterà Tiziano Ferro, Vasco Rossi, Cesare Cremonini, cioè musica commerciale che fondamentalmente parla d'amore e basta. Massimo rispetto per chi le ascolta però non è questo il mio mondo. o almeno non solo questo. Anche io ascoltavo roba del genere fino ai 12-13 anni, dopo di che, da solo e con l'aiuto di qualche amico sono riuscito a scoprire altro. Tutto è iniziato con l'ascolto dei Queen, rock band che ho amato alla follia, ho tutti i dischi ancora oggi e li ascoltavo giorno e notte, vedevo concerti, videocassette e ho approfondito di tutto. Da lì è cominciata questa mia passione per il rock che mi ha portato dall'altra parte della barricata, verso la musica che le radio non fanno ascoltare (oggi almeno c'è Virgini Radio, alcune cose su Rdio due e tanto tanto materiale online di ogni genere).
Un bel giorno un amico mi presta questo disco, "Nevermind" dei Nirvana, io sinceramente non ne avevo mai sentito parlare, sarà stato almeno sette-otto anni dopo l'uscita del disco e io non avevo mai ascoltato una band storica come i Nirvana. Ma dove li avrei potuti ascoltare? Le nostre radio passavano pezzi del genere? Non credo. Qualcuno in casa ascoltava roba del genere? Assolutamente no. Almeno io non li avevo mai sentiti. Inserisco il cd nello stereo e parte il riff di chitarra più potente e profondo che avessi mai sentito, comincia "Smells like teen spirit". Mi rimase assolutamente impresso l'urlo di Kurt Cobain e quella voce graffiante e profonda, arrabbiata e delusa al tempo stesso, che rifletteva inesorabilmente gli anni dell'adolescenza, anni di ribellione, difficili, complicati ma allo stesso tempo bellissimi, meravigliosi. Questa canzone profumava di adolescenza, ed ha pervaso tutto quel periodo della mia vita, continuando a condizionarla ancora adesso in maniera profonda ed evidente. Il ritmo della canzone ne esprime assolutamente gli stati d'animo, calma apparente iniziale e poi l'esplosione, di emozioni, di confusione, di gioia vera e rassegnazione. Probabilmente da quell'età non ne sono uscito mai, forse nessuno ne esce mai. Lascia degli strascichi evidenti in tutti noi. Per sempre.
E così da quel giorno scoprii una nuova musica e fino adesso non me ne sono mai liberato, non sono mai tornato indietro. Ho scoperto bellissima musica, musica particolare, diversa, ascolti difficili. Però fortunatamente l'ho scoperta e la porterò sempre con me, perché da lei mi sento capito fino in fondo. 

giovedì 25 giugno 2015

Il giustiziere



Torno di nuovo a parlare di calcio, anche perché dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni è francamente difficile non farlo. Ormai per il calcio italiano è un ciclo, si parte a settembre con i campionati, si gioca, si aggiustano partite (con arbitri o con giocatori avversari), alcune società si rovinano economicamente, poi a maggio scoppiano i casi calciopoli, scommessopoli, arbitropoli adesso Pulvirentopoli e chi più ne ha più ne metta. Risultati su risultati alterati, campionati falsati in corso d'opera, classifiche stravolte durante l'estate, ormai il calcio è diventato questo. Nel tempo hanno cercato continuamente di rovinarlo e ci sono riusciti. Ogni tifoso deve stare con il fiato sospeso anche d'estate, non più per il calcio mercato, ma soprattutto per la preoccupazione che la propria società possa essere coinvolta in qualche scandalo che invalidi un'annata di calcio. Il tifoso ci mette passione, spende soldi per abbonamenti allo stadio, abbonamenti alla pay per view, trasferte e altro, per poi realizzare a fine anno che probabilmente, quello per cui ha pagato e sofferto non è stato reale ma frutto di aggiustamenti vari di risultati, penalizzazioni in corso d'opera che stravolgono le classifiche quando i verdetti finali sono vicini e cose del genere. E il tifoso soffre, spende, si arrabbia, resta deluso. Però ormai questo è il calcio. E noi appassionati nonostante questo non ci arrendiamo ed ogni anno nuovo entusiasmo, altri soldi spesi, coronarie messe alla prova, sofferenza, passione per poi arrivare a giugno e vedere le classifiche e i campionati stravolti. 
Per far capire da dove parte questa catena del malaffare, vi vorrei raccontare un aneddoto sul campionato di Promozione che seguo. Giusto per capire che queste partite aggiustate cominciano dal basso per poi risalire fino alla serie A. Seguendo una squadra non molto "potente" a livello calcistico, in campo ne ho viste di tutti i colori, però quello che più mi ha colpito è stato il "giustiziere". Il "giustiziere" è un guardalinee corpulento e calvo, rinominato da me con questo nome, perché quando c'è da fare la "sua" giustizia lui interviene. Primo episodio. All'incirca un anno e mezza fa, la squadra della mia città era iscritta nel campionato di eccellenza, verso marzo arriva qui nel mio paese la capolista, una delle più forti, assolutamente favorita. Nel primo tempo la capolista passa in vantaggio e fin lì tutto liscio. Nel secondo tempo orgogliosa reazione della mia squadra che perviene al pareggio. E qui entra in scena il giustiziere. All'incirca nella metà del secondo tempo, il giustiziere sventola improvvisamente la bandierina, lasciando tutti abbastanza perplessi e il calciatore che aveva appena segnato viene espulso per aver detto una parolaccia che ha sentito solo lui...Io ero vicinissimo all'azione, gli spalti sono proprio sul campo, e si vedeva chiaramente che il calciatore in questione stava parlando con un proprio compagno. Da lì putiferio dei tifosi e partita persa. A questi livelli nessuno saprà più niente, moviole non ne esistono e tutto passa in cavalleria. Sarà solo un episodio casuale penso io...e invece no! Quest'anno altro scontro contro una delle prime in classifica ed ecco di nuovo il giustiziere all'opera, stesso guardalinee di un anno fa. Fila liscio il primo tempo, squadre in parità. Improvvisamente nel secondo tempo padroni di casa in vantaggio. Il giustiziere entra in gioco? E certo! Comincia casualmente a sventolare quella maledetta bandierina e avvia l'aggiustamento. Finirà con tre espulsi, squadra decimata, rigore discutibile per gli ospiti e rimonta completa!  Questo succede in Promozione, questa gente farà carriera ed arriverà ad alti livelli, a volte in serie A, senza che nessuno li fermi. 
Ovviamente l'aggiustamento delle gare concerne anche e soprattutto i calciatori, che da quando sono state introdotte le scommesse a partire dalla serie D,  sono diventati merce da comprare per truccare le partite. Adesso sono tutti innocenti ma le carte e le indagini parlano chiarissimo. Sono loro che si svendono per aggiustare le partite. Sinceramente mi fanno ribrezzo, guadagnano molto bene, per giocare a calcio e prendono altri soldi per "tradire" lo spirito del gioco e chi li ha indirettamente fatti diventare ricchi. Senza tifosi tutti questi soldi nel calcio non girerebbero, forse non se ne rendono conto?. 
Per non parlare poi delle questioni economiche dei club. Prendiamo il campionato del Parma quest'anno. Serie A falsata, la squadra ha giocato a fasi alterne, alcuni ci hanno rimesso e altri no. Ma come si fa a non fermare una società che era arrivata a tesserare addirittura 230 calciatori? Ma qualcuno vigila su questi movimenti sospetti? o ognuno fa quello che vuole?. E per i prossimi anni attenzione alle genoane che sono sulla buona strada per diventare il nuovo Parma se non tornano sulla retta via. Anche queste questioni falsano campionati interi, le retrocesse di A, B e C spesso sono società in enorme difficoltà economica e più che retrocessioni sportive è questo che le fa andare giù. Questo porta a continua penalizzazioni per tasse e stipendi non pagati, con il risultato che a fine anno le classifiche vengono stravolte in corso d'opera, a volte addirittura durante play off e play out di serie B o C. Mentre in serie A nelle coppe europee si va a scalare la classifica per trovare qualcuno economicamente in regola per partecipare. Può il giocattolo reggersi sopra tutte queste irregolarità? Fino a quando? E la passione dei tifosi chi la ripaga? Stanno sempre di più allontanando la gente da questo magnifico sport, finché non lo distruggeranno. Dopo di che rimarranno soltanto i tifosi che con la loro passione ci sono sempre. Forse anche colpevolmente. 

giovedì 18 giugno 2015

Garanzia giovani, un'occasione sprecata

Purtroppo, come avevo ben previsto qualche tempo fa, la mia esperienza con Garanzia Giovani non è finita nel migliore dei modi, anzi, direi pure nel peggiore. O forse no. Mi spiego meglio. In questo periodo, e siamo a metà dell'anno 2015 (Garanzia Giovani scadrà a dicembre 2015, quindi tra soli sei mesi), gli iscritti a Garanzia Giovani sono principalmente di due categorie: quelli che non hanno trovato lavoro e quindi hanno passato quattro mesi alla vana ricerca di uno stage e quelli che lo stage lo hanno trovato, ma che poi non hanno più ricevuto un euro per le collaborazioni attivate. In giro è sempre più un pullulare di articoli nei quali si spiega a chiare lettere che fino ad oggi nessuno ha ricevuto un euro dall'Inps e quindi dal governo. Mi domando: ma perché? Quando la mia regione (il Lazio) ha presentato l'iniziativa ha specificato chiaramente che l'Europa aveva investito ben 1,5 miliardi di euro per la misura, certamente non solo per l'Italia, però credo che una piccola fetta toccasse anche a noi. Che fine hanno fatto questi fondi? Perché oggi chi collabora e lavora come un qualsiasi lavoratore con normale contratto di lavoro, non riceve niente? Busta paga da zero euro. Un'umiliazione. Come molti politici stanno dicendo, questa Garanzia Giovani è una boccata di ossigeno per le imprese. E grazie, assumono giovani, li sfruttano completamente senza sborsare un euro, normale che è una grossa boccata d'ossigeno! Invece di assumere sfruttano queste persone senza dargli niente in cambio. Una vergogna. Anche perché dopo sei mesi di stage gratuito a questo punto, è molto probabile che l'azienda ti sostituisca con un altro Neet, quindi altri sei mesi di sfruttamento per un altro e via dicendo. Il solito mistero italiano, le responsabilità vengono rimbalzate ovunque, nessuno alla fine è colpevole, mentre i ragazzi che prima erano Neet, non lavoravano e non studiavano, adesso sono lavoratori, ma sfruttati. Un deciso passo in avanti.
Tornando alla mia esperienza, alla fine nessuno è stato disposto ad offrirmi uno stage gratuito, dopo aver consegnato molti curriculum. Il perché non lo so precisamente, ma credo che moltissime aziende non abbiano proprio intenzione di farmi lavorare neanche facendomi lavorare gratis. Colpa credo della troppa qualificazione (ho due lauree) e nessuno in un supermercato o in negozi e cose del genere (aziende che si stanno muovendo maggiormente per questa iniziativa) è disposto a dare un'opportunità a un laureato per varie ragioni, tra le quali loro dicono che dovrebbero dare uno stipendio maggiore per riconoscere le lauree oppure perché hanno paura che alla prima offerta migliore abbandoni il posto (e poi sfruttano giovani in quantità adesso che sono gratis...). Io ovviamente avrei preferito fare una qualsiasi esperienza, anche se non pagata, piuttosto che stare fermo, però niente, non è stato possibile. Ho inviato curriculum per mail, per posta, a mano, ma niente ha funzionato. Ho partecipato a un Career day a Roma senza alcun risultato, giornata nella quale avevo già capito tutto. L'assessore competente aveva più e più volte detto che l'iniziativa serviva a smuovere i Neet, non a trovargli un lavoro. Cioè dovevano impegnarsi a trovare un lavoro, non è detto che lo avrebbero trovato di sicuro. E grazie, io credo che il 99% dei giovani già si muovesse da solo senza alcun risultato, non c'era bisogno che la regione li facesse muovere. Ho avuto diverse esperienze traumatiche al centro per l'impiego, in cui mi era stato detto che in breve tempo (e parlo di gennaio di quest'anno) sarebbe uscito un bando in cui le grandi aziende avrebbero offerto moltissime posizioni per questo progetto. Bando mai avvistato e secondo me è stato inventato dall'impiegato per farmi decidere in fretta e non perdere tempo. 
Secondo me è stata la solita occasione persa all'italiana, si è deciso di lanciare questo progetto anche senza fondi e questi sono i risultati. Credo che anche se in mostruoso ritardo, coloro che hanno svolto un tirocinio alla fine riceveranno i loro stipendi (ah dimenticavo, dalla regione Lazio avevano fatto sapere che la paga sarebbe aumentata da 400 a 500 euro al mese! Oltre il danno la beffa...) mentre chi come me non ha avuto la fortuna di trovare niente, tornerà a rimboccarsi le maniche e a cercare ancora. Rimango disoccupato a tempo indeterminato (anche se blogger). 

martedì 16 giugno 2015

La sinistra torni a fare la sinistra. Analisi post ballottaggio in una città qualunque.

Finalmente è finita! Dopo almeno sei mesi di campagna elettorale selvaggia nella mia città è tutto finito, abbiamo un nuovo Sindaco e una ventata di novità abbastanza importanti. Prima fra tutte la vittoria della, da me definita, "Destra civica", ossia una destra ce si è nascosta dietro ad una serie di liste civiche, ma che tutti sanno quali radici ha. Certamente in questo periodo presentarsi con dei simboli quantomeno decadenti come "Forza Italia", "Ncd" o "Fratelli d'Italia" sarebbe stato un grosso handicap, così giustamente, il centrodestra ha deciso di utilizzare questa strategia, che alla fine si è rivelata vincente. Nessun partito dicevano. E così è stato. 
Il ballottaggio ha confermato e legittimato i risultati del primo turno, con il candidato vincitore che ha raccolto il doppio dei voti dello sconfitto del Pd, confermando una supremazia apparsa chiara a tutti. E così anche l'ultimo partito rimasto si è arreso all'ondata antipartitica di questi anni, una sfiducia generale nelle vecchie strutture politiche ormai ai minimi termini. E se la sono cercata, scandali di ogni genere ne hanno minato le fondamenta e riconquistare la fiducia dei cittadini non sarà per niente facile, anzi. Per confermare questo, basta pensare che alle urne nel decisivo turno di ballottaggio si è presentato solamente poco più del 50% dei votanti, un numero a dir poco misero per un'elezione comunale. Numeri sui quali sia i vincitori sia i perdenti dovranno certamente interrogarsi. Quasi diecimila persone hanno deciso di delegare la scelta del nuovo sindaco all'altra metà della cittadinanza, sotto il grido "tanto per noi chi c'è c'è non importa, non ci cambierà niente". Mentre chi c'è andato è stato spinto dalla voglia di cambiamento, di provare a far amministrare anche la destra che per anni è stata all'opposizione, ha solo potuto criticare l'operato della sinistra, mentre adesso potremo finalmente vedere cosa sono capaci di fare. Di parlare e criticare mentre gli altri compiono decisioni è decisamente più facile di quando si comanda, quindi siamo tutti curiosi di vedere cosa succederà. Vedremo se alle belle parole seguiranno poi i fatti.   
Per quanto riguarda la sinistra, la sconfitta è stata decisamente meritata, negli ultimi anni si è proprio scollata al suo interno, dividendosi e litigando aspramente all'interno della stessa coalizione. La sconfitta secondo me nasce circa un anno fa, quando un Sindaco eletto dalla sinistra, veniva fatto cadere sotto i colpi della stessa maggioranza, che lo ha defenestrato senza remore, questo perché il primo cittadino non si piegava alle vecchie logiche clientelare della politica. Un rifiuto di un rinnovamento che era assolutamente necessario e doveroso. E invece niente, sono prevalse le questioni di principio e da lì è iniziata una discesa senza fine. Culminata con la sconfitta di ieri e passando tramite altri passaggi cruciali come le primarie di coalizione, vinte dal candidato del Pd con soli 800 voti. Ma si può portare alle elezioni un candidato che ha raccolto così pochi consensi? Non era necessario prendere i primi due più votati e portarli ad un ballottaggio nelle stesse primarie? Secondo me ne sarebbe uscito più legittimato, mentre con sole 800 preferenze, quanta strada si poteva fare? Poca, come dimostrato dai risultati finali. Tant'è che poi oltre al candidato vincitore delle primarie, si sono candidati per la sinistra altri tre esponenti, frazionando lo schieramento in quattro parti! Si è presentato lo sconfitto delle primarie, che ha denunciato brogli e si è presentato da solo, senza poi dare l'appoggio al candidato Pd nel ballottaggio; si è presentato l'ex Sindaco defenestrato che ovviamente ha poi negato l'appoggio; e un altro candidato che non ha raccolto che pochi voti. Risultato finale: sonora sconfitta! 
Ma secondo me la colpa più grave è stata quello commesso negli dalla sinistra di essersi scollata dal popolo, dalle vere esigenze della città e di essere diventato un partito elitario, che ha camminato per la sua strada abbandonando i cittadini al proprio destino. Ha amministrato pensando solo ai propri comodi e questo è il risultato. Gli esponenti di quest'area hanno sempre e solo pensato a loro stessi credendo che comunque, in ogni caso, avrebbero vinto ugualmente, non si sa per quale assurdo motivo. Se si recidono le radici, l'albero cade. E così è stato. Forse da questo impareranno che si fa politica per dare risposte alle persone, per risolvere i loro problemi, e non per soli fini personali e clientelari. Una volta la sinistra era il partito del popolo e così deve tornare, continuando ad essere narcisista, autoreferenziale e scollata dai cittadini, non andrà da nessuna parte. Secondo il mio modesto parere. Gli anni a venire ci diranno se è stata fatta una scelta giusta, se la destra saprà finalmente governare e se la sinistra si saprà ricostruire e riallacciare i nodi che una volta la legavano alle persone. Il tempo ci darà le risposte.     

sabato 13 giugno 2015

Il ballottaggio (senza apparentamenti. O sì?)




Finalmente siamo giunti alla conclusione di questa lunga campagna elettorale nel mio paesello di circa 25000 abitanti. Una campagna lunga, faticosa, piena di veleni, estenuante e a tratti fastidiosa, che però finalmente è finita e domenica sapremo chi è il nostro nuovo Sindaco. Allo scontro diretto di domenica 14 giugno sono arrivati un candidato di una lista civica, che in teoria rappresenterebbe vecchi esponenti della destra (da Forza Italia ad Alleanza Nazionale), e il candidato del Partito Democratico, unico partito presentatosi con il proprio simbolo, escludendo il Movimento 5 Stelle che non è propriamente un partito classico. Per la prima volta dopo moltissimi anni, la destra civica, così la chiamerò, parte con un vantaggio piuttosto netto, avendo racimolato la bellezza di quasi 5000 voti, mentre il Partito Democratico ne deve recuperare poco meno di 2500. Sembrerebbe un'impresa ardua, ma in politica tutto è possibile, non si sa mai cosa possa succedere. La destra civica arriva nettamente più sicura dei suoi mezzi e con una campagna elettorale più serena, non hanno cercato e voluto apparentamenti con altri candidati provenienti dalla stessa area (ricordo che partecipavano ben otto candidati al primo turno!), e si preparano forse a compiere lo storico sorpasso. Il Pd invece, come da tradizione, è arrivato nettamente in affanno a questo ballottaggio, ha cercato apparentamenti in ogni dove, e ha cercato addirittura di espandersi...a destra! Alcuni esponenti del vecchio centrodestra (Forza Italia, confermatosi un partito banderuola, come in realtà sono rivelati uno' tutti) sono stati visti con attuali esponenti del centrosinistra mentre, forse, cercavano accordi per spostare un po' di voti. Questo ha causato diversi malumori e un certo caos mediatico, soprattutto su Facebook. Da notare come ormai la maggior parte della campagna elettorale si è spostata sui social network, dove candidati e militanti di partito ormai si espongono chiaramente alla ricerca di voti e consenso. La nuova piazza è Facebook, quello che una volta si faceva per le strade, adesso si fa al pc. Potere dei nuovi mezzi di comunicazione. 
Quindi il Pd, dopo aver ricevuto il secco no di altri candidati provenienti dalla sinistra, sta cercando disperatamente voti ovunque, mandando a benedire la dignità. Un giusto modo di fare politica? Il voto ce lo dirà. Ricordo che gli altri esponenti della sinistra erano il secondo candidato alle primarie che è stato fatto fuori secondo lui con imbrogli elettorali dalle primarie e quindi non ha accettato apparentamenti o posti in consiglio comunale come assessore. L'altro invece era l'ex Sindaco, defenestrato dai suoi stessi alleati del Pd due anni dopo la propria elezione, rea di aver voluto portare avanti un rinnovamento di personalità sugli scranni comunali. Una specie di gattopardo. 
Quindi vedremo adesso cosa succederà, la gente premierà il cambiamento, votando una lista civica, o premierà i soliti vincitori? Solite facce, tranne che qualcuno, furbamente, ha candidato i propri figli al posto loro, conservando però centinaia di voti. Di padre in figlio, per volontà divina. 
Domani sarà il giorno della verità, riuscirà il Pd a ribaltare il risultato? Saranno valsi i diversi posti da Assessore promessi a destra e a manca? Riuscirà una lista civica destrorsa a vincere finalmente, per vedere che cosa combinano una volta al potere, visto che negli anni di opposizione è molto semplice parlare perché non si ha il potere di fare niente? Ai posteri l'ardua sentenza, nella nottata di domenica sapremo. Intanto questa volta l'assedio è finito, ma finito davvero. Era ora. 

Puntate precedenti:  

martedì 9 giugno 2015

Juvetini e anti-juventini: l'arte del gufare



In occasione della finale di Champions League si è molto discusso dell'arte del "gufare" che consiste principalmente nel tifare contro una squadra avversaria semplicemente perché ci è antipatica. So che per questo post potrei ricevere diversi insulti e minacce (all'italiano tocca tutto, offendilo, insultalo, togligli il lavoro, la dignità, derubalo, fagli quello che vuoi, ma non toccargli il calcio, per questo può manifestare, minacciarti, picchiarti, insultarti e fare gesti estremi) ma questa mattina mi sento coraggioso, quindi proverò a difendere ufficialmente i gufi in questo trattato socio psicologico (mi sopravvaluto sempre). Ovviamente durante la finale Juventus-Barcellona in Italia, così come in Spagna dove i tifosi del Real avranno sicuramente tifato contro il Barça (che a loro volta hanno tifato contro il Real in semifinale contro la Juventus), c'erano due fazioni: gli juventini e gli anti juventini. Questa è la verità, è normalissimo sia andata così, è così che succede, quindi non riesco proprio a capire coloro che si arrabbiano se qualcuno tifa contro la propria squadra. Durante l'anno si passa tutto il tempo a sminuire gli avversari, a deriderli, a prenderli in giro quando si vince e cose del genere, poi come si pretende che arrivati in finale si tifi per la squadra italiana? Non esiste. Ci sarà una piccola parte di tifosi non juventini che avranno simpatizzato per la Juve, ma saranno stati certamente una minoranza. E comunque se la mia squadra fosse arrivata in finale di Champions League, non mi sarei certamente arrabbiato nel vedere che molti tifavano contro. D'altra parte il gufare nasconde anche un pò di sana invidia sportiva, nel senso che al gufo sarebbe piaciuto moltissimo che la propria squadra fosse potuta essere al posto della Juve. Questo è. Se fosse arrivata in finale un'altra qualunque squadra, sarebbe successo ugualmente. Poi la Juventus storicamente è amata esclusivamente dai propri tifosi perché per gli altri rappresenta un certo tipo di potere, a volte arrogante, mai così simpatico per tutti gli altri. Poi al momento è la squadra vincente, stradominano in Italia da quattro anni facendo incetta di scudetti, non si può pretendere che al momento gli altri la amino. Nel calcio è così, la squadra vincente viene odiata da tutti, le perdenti attirano sempre molte simpatie, così come accade anche nella vita reale. Quindi cari juventini fatevene una ragione e fregatevene, l'importante è sostenere la propria squadra e godersi i propri successi e anche le proprie sconfitte (perdere in finale di Champions è sempre una sconfitta più "dolce"). Poi se ricordate bene, voi juventini, il 22 maggio del 2010 durante la finale Champions Inter-Bayern Monaco, chi avete tifato? L'italiana o la tedesca? In merito ho pochissimi dubbi. Quindi questa volta è toccato agli juventini ma in futuro toccherà ad altri, perché il calcio è un gioco e un ciclo, tutto succede e risuccede all'infinito, quello che è successo ad una squadra succederà ad un'altra in futuro, quindi è meglio non parlare su certe cose e godersi le vittorie della propria squadra. Se l'anno prossimo la finale sarà Roma-Real Madrid, chi tiferà per la Roma? Credo solo i romanisti...Sarebbe scandaloso? No, è normale e naturale sia così. Quindi sportivo o no che sia, il calcio è questo e il tifare contro fa parte del gioco, è giusto accettarlo ed è giusto tifare contro quando toccherà agli altri. Non succede solo in Italia ma in tutti i paesi del mondo, inutile nasconderci. Mettiamoci l'anima in pace e non ci lamentiamo, l'anno prossimo potrebbe toccare ad altri l'arte del gufaggio. Che piaccia o meno, è così.      

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martedì 2 giugno 2015

Finito l'assedio! Ricomincia l'assedio...



Finalmente nella mia città si sono svolte le tanto attese elezioni (ne parlo qui Sotto assedio), l'assedio di candidati che ti tendono agguati ovunque è finalmente finito, si può tornare ad uscire senza l'elmetto, senza che nessuno ti chieda niente e...Ma invece no. Purtroppo l'assedio è terminato momentaneamente, perché nel mio Comune di circa 23000 abitanti si andrà al tanto atteso e temuto ballottaggio. Essendo un centro con più di 15000 abitanti, è previsto questa specie di spareggio, perché il primo candidato non ha raggiunto la fatidica soglia del 50% e si è fermato ben al di sotto, al 32%. Ricordo che nella mia città c'erano ben otto candidati a Sindaco, sei liste civiche, il Movimento 5 Stelle e il PD. La paura di presentare simboli di partiti politici ormai sull'orlo del fallimento è stata grande, e diciamo che la scelta è stata azzeccata, in quantole liste civiche hanno raccolto moltissimi voti mentre il Pd ha raccolto molte meno preferenze del solito, essendosi spaccato a causa delle primarie del partito, a detta di molti, non proprio trasparentissime. Quindi in pratica il Pd presentava due candidati, uno con il simbolo Pd, che parteciperà allo spareggio elettorale, mentre l'altro ha preso meno voti, ma non moltissimi in meno. Se si fossero presentati con un solo candidato sarebbero stati molto vicini al primo classificato, ma invece la storia del Pd, a livello locale come a livello nazionale, continua a ripetersi, per me è un partito troppo eterogeneo per poter andare avanti in tranquillità e serenità. Raccoglie troppe correnti e troppo diversi pensieri politici. 
Tornando al mio paese il M5S ha raccolto un 10% dei voti classificandosi al sesto posto su otto candidati. Un buon risultato visto che il loro candidato non era certamente un volto noto della politica locale, anzi un perfetto sconosciuto. Poi in questi paesi non è facile che una persona totalmente nuova politicamente riesca ad attirare moltissimi voti. 
Tolti (quasi) di mezzo i candidati consiglieri (come la gente riesca a votare certa gente non lo capirò mai, probabilmente riscuotono i favori fatti), almeno loro non dovranno più promettere niente, i voti quelli sono, questi comunque ci tedieranno ancora per un paio di settimane per il ballottaggio, che come si sa è una elezione totalmente nuova e diversa. Può succedere di tutto. I voti presi al primo turno contano, ma relativamente. Adesso di dovrà tenere conto anche di chi non è andato a votare al primo turno. Si calcola un tasso del 25%, quindi un cittadino su 4 non ha votato, e chi ce lo dice che non lo faranno al secondo turno? Sarebbero ben 4000 voti da esprimere. Se solo ci andassero 2000 persone potrebbero da soli sconvolgere la situazione. Un tasso di "astenuti"  così elevato non credo si sia mai verificato nella storia, almeno nelle elezioni comunali, che sono quelle dove storicamente l'affluenza rimane sempre altissima. Invece un cittadino su 4 è stufo della politica, e lo esprime a voce alta così. Senza calcolare poi le 1300 preferenze raccolte dall'M5S, che ovviamente non si schiererà con nessuno, ma i loro votanti, non andranno a votare? Ne siamo certi? La partita è di nuovo tutta da giocare. Resta il fatto che la politica a livello locale riflette quella a livello nazionale, qui come nel Paese il Pd è sempre impegnato a domare le diverse correnti interne, la destra ormai si nasconde e non è al momento rappresentata da nessuno, mentre il M5S ha il suo consenso, ma non schiacciante e decisivo. La Lega nel mio Paese ancora non c'è.  
La sinistra cercherà di ricompattarsi per lottare ad armi pari, mentre la destra travestita da lista civica, se non si lacererà all'interno, come successo moltissime altre volte in passato e lotterà unita, questa volta potrebbe anche riuscire nell'impresa di vincere, in un paese che mai ha avuto un sindaco di destra. Questo ce lo dirà solamente il tempo, adesso ci si rimette l'elmetto nella speranza di poter resistere altri 15 giorni a questi discorsi politici stantii, a promesse elettorali che puntualmente, per il 90% saranno poi disattese. 
Non credo sia possibile che ogni candidato riesca a mantenere tutte le promesse fatte a ogni cittadino per prendere il loro voto, chiunque vincerà. A quel punto ricomincerà lo scontento, e alla prossima elezione ne pagheranno le conseguenze. Moltissimi candidati che in passato prendevano valanghe di voti, piano piano poi perdono queste preferenze a causa di mancati favori e promesse non mantenute. Vedremo cosa accadrà, intanto allacciamoci il casco e usciamo di casa, oggi è caldo, c'è un bel sole, è festa, non si prevedono agguati. O almeno spero...