sabato 12 settembre 2015

Vinci-Pennetta e gli occasionali del tiro a piattello



Cosa si può dire di questa grande impresa italiana agli Us Open?. Niente, applaudire e basta...Non c'è molto da aggiungere. Ovviamente adesso molti diranno "Eh, eccolo che si interessa di tennis solo quando vincono gli italiani...". La mia risposta è no. Ho sempre seguito il tennis, è il secondo sport che amo di più ovviamente dopo il calcio, come un italiano medio qualunque. Seguo il tennis sin da quando c'erano Agassi, Becker e Sampras e per non so quale motivo, simpatizzavo per Sampras, anche se, me ne rendo conto solo adesso e solo dopo aver letto "Open" di Agassi, nella maturità, avrei scelto ovviamente Agassi per tanti motivi. Il mio problema principale con il tennis è che l'ha sempre trasmesso storicamente Sky e nella mia vita, solo per una breve parentesi l'ho avuto. In streaming il tennis non è bello da vedere, o si vede bene tutto, o niente. Non puoi seguire senza vedere la pallina durante uno scambio perché si tratta di un canale che trasmette da chissà dove. Adesso che ho Eurosport alla tv, finalmente posso guardarlo di nuovo, escluso Wimbledon, esclusiva Sky (ahimè). Ieri quindi, ho acceso la tv alle 17 per vedere i primi scambi tra la Pennetta e la Halep, poi con sincerità ho dovuto abbandonare la visione per altri impegni. Invece, vista la velocità con cui si è conclusa la partita, con una grandissima Pennetta che ha spazzato via la numero due del mondo con estrema facilità, avrei potuto concedermi quell'ora di svago in più. Per Serena Williams contro Roberta Vinci, avevo solo la certezza che l'azzurra avrebbe sì lottato ma anche perso. Non credevo assolutamente in una delle più grandi imprese degli ultimi anni nello sport mondiale. Come se Bolt avesse perso contro un velocista bianco qualsiasi i 100 o i 200 metri. Quindi con sincerità ho iniziato a guardare il match sul 1-1, perché quando al telegiornale ho sentito questa notizia ho subito cambiato canale e mi sono sintonizzato su  Eurosport. Sono stato un cretino, nello sport niente è impossibile e spero che questa volta avrò definitivamente imparato che nulla è scontato. Ho visto una grande Vinci e una Serena nervosa, impacciata e sfinita dalla lotta, Roberta  l'ha fatta correre troppo per la sua enorme mole di muscoli. Ad un certo punto si è capito che Serena avesse finito la benzina e sparava continuamente palle fuori e sulla rete, decretando l'impresa della Vinci, tenace, grintosa ed orgogliosa. Due azzurre arrivate in età matura alla consacrazione tennistica, forse perché noi italiani miglioriamo con il tempo, come il vino buono. Ora davvero non saprei proprio per chi tifare. Mi auspico un bel pareggio...Ah no, non è possibile cari occasionali del tennis...Che vinca la migliore e basta. 
Per la questione occasionali, tolto il calcio, di cui parlerò più in là, è normale che la stragrande maggioranza seguirà questa finale e poi dimenticherà il tennis, però non possiamo certo stare qui a fare i bacchettoni per questo. Tutti per esempio seguono il tiro a piattello solo durante le Olimpiadi, ma non è che questi signori rimangano nella cripta per quattro anni e poi vengono fuori per fare le Olimpiadi...Quindi ognuno è un occasionale per altri sport, quindi non rompiamo troppo le scatole... Ognuno segua quello che vuole, quando vuole e come vuole. é la libertà baby... 

Nessun commento:

Posta un commento