martedì 21 luglio 2015

Fallimenti: domeniche senza calcio.





Ormai il calcio è sull'orlo del fallimento e credo se ne stiano accorgendo tutti. Non è fallito ai massimi livelli, dove bene o male, con qualche eccezione (vedi Parma), le società riescono ancora a tirare avanti grazie a trucchi e stratagemmi vari nei bilanci, con mosse più o meno lecite. Il calcio è fallito a livello minore, dalla B in giù, e più si scende nelle categorie minori e più ci si rende conto di come ormai il calcio non sia più sostenibile. Moltissime squadre fallite in C, altrettante in D, per non parlare di Eccellenza e Promozione, ormai decimate. Vi racconto questo perché il calcio nella mia città è appena scomparso. La società principale non si è iscritta al campionato per mancanza di fondi. Secondo alcune statistiche era dalla stagione 85-86 che la squadra della mia città non si iscriveva al campionato. Ed io all'incirca la seguo da vent'anni almeno, se non di più e infatti non ricordavo una situazione del genere. Il prossimo anno una cittadina di 25000 abitanti non sarà rappresentata in nessuna categoria calcistica, quindi si susseguiranno una serie di domeniche senza calcio, una situazione anomala da trent'anni a questa parte. Ma d'altronde in una piccola cittadina in fallimento, che viene da due anni di commissariamento e un abbandono di cultura, sport, ambiente e territorio da far paura, cosa ci si poteva aspettare? Niente di meglio. La squadra gioca in uno stadio inaugurato durante il periodo fascista e che non è stato mai rimodernato in quasi novant'anni di storia. Lo ritroviamo così com'è, ormai diventato un reperto storico-archeologico. Qui segnò il primo gol un certo Silvio Piola con la maglia della Lazio, in un'amichevole che inaugurava l'impianto, ai tempi credo modernissimo. Qui giocò anche Francesco Totti un'amichevole con la nazionale militare. Qui si giocarono partite relativamente importanti in Serie D, giocatori di prestigio hanno calcato quell'erba, ormai ingiallita e cresciuta a sprazzi, non più curata. Quest'anno di mancata competizione sancirà il decadimento definitivo di questa struttura. Le due curve sono chiuse da anni perché inagibili, le tribune sono fatte di gradoni di cemento pericolosissimi, se ti distrai e cadi potresti farti male sul serio. La tribuna coperto da ferro arrugginito e ormai malandato e che fortunatamente non è mai ceduta, sintomo di un lavoro ben fatto, non so ormai quanti anni fa... Rifiuti ovunque e reti vecchie e bucate fanno il resto. Questo succede nella mia città, ma credo succeda già in moltissimi altri posti e quello stadio malandato è il sintomo e il simbolo di un paese che mano a mano si lascia un po' andare, che ormai non sa più dove mettere le mani per quanti problemi ha da risolvere, e lo sport è uno di questi. Il calcio sta fallendo, ma non per i più ricchi, ma per i più umili, per calciatori che guadagnano come o meno di un operaio e sopratutto per gli appassionati di tantissime città che si ritroveranno ancora e per molto tempo domeniche senza calcio. E solo un vero appassionato sa cosa significa.
Del calcio nella mia città ne parlo anche qui: 

Nessun commento:

Posta un commento