giovedì 28 maggio 2015

E svegliarsi la mattina...



"La mattina mi ci vuole il cardiologo, il veterinario, una plastica facciale...  La mattina mi ci vuole una foto incollata sul viso, per salvare l'apparenza che non inganna.. Sono in stato evidente da cambiare programma" 
(Vento in faccia, Bandabardò)

Svegliarsi la mattina per un disoccupato è molto complesso. È difficile per diversi motivi, primo fra tutti perché si è sempre in preda all'imprevedibilità, non si sa mai con certezza cosa possa succedere durante la giornata. Chi lavora ovviamente più o meno sa, in base alla mansione che si svolge, cosa gli potrà accadere durante la giornata, cosa farà, quali impegni ha e cose del genere. Mentre il disoccupato si trova di fronte a doversi organizzare la giornata avendo molto tempo libero. Quello che per i lavoratori è un sogno, il tempo libero, per il disoccupato diventa una specie di condanna. 
Non è semplice svegliarsi con questo tipo di preoccupazione. La mattina è il momento decisamente più difficile della giornata, perché si sa che ci si sveglia senza un vero e proprio obiettivo davanti. Cioè si ha un obiettivo, che è quello della ricerca del lavoro, che però non dà una certezza ma anzi aumenta a dismisura l'incertezza, perché tutto quello che si fa potrebbe rivelarsi assolutamente inutile. Ho passato giornate intere a preparare curriculum, compilare moduli per varie domande, a consegnare curriculum presso negozi e aziende varie, a fare colloqui, a cercare offerte di lavoro serie ed interessanti, ad evitare truffe su posti di lavoro fasulli, a leggere bandi. Insomma le solite cose che un disoccupato fa durante il giorno. Il tempo lo si trascorre facilmente, anzi vola, ma non come vogliamo. Senza pensare poi che c'è questo  pensiero fisso che ci accompagna 24 ore su 24, non ci abbandona mai. 
Ovviamente si devono anche cercare diversivi e fare attività diverse, quindi ho aperto il blog, faccio abbastanza attività fisica, qualche commissione per qualcuno, qualche attività che mi porta micro guadagni e qualche passeggiata all'aperto, in un centro commerciale e cose del genere. Però svegliarsi sapendo che non ci si guadagnerà la giornata e che il futuro rimarrà incerto non è una bella cosa. Ovviamente chi lavora mi prenderà per scemo, ma è così. Meglio svegliarsi con delle certezze rispetto a punti di domanda vari per la testa.
E come dicevano i sussurranti Zero Assoluto:"E svegliarsi la mattina, e turuturututtu...". Ecco questo è il rumore giusto, quello di un cervello occupato e in stato di agitazione di prima mattina...

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