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martedì 22 marzo 2016

Il punto sulla serie A e pronostici


Mancano appena otto giornate al termine del campionato, ben 24 punti in palio e diversi obiettivi ancora in gioco. Come all'inizio del campionato, (a proposito, a fine anno riprenderò quell'articolo per vedere se qualche pronostico lo ho azzeccato), è ora di riprendere ad analizzare la classifica proprio in vista del rush finale, quello decisivo, quello che ci svelerà tutti i risultati definitivi e insindacabili. Lo farò analizzando obiettivo per obiettivo.
Questo il campionato è il più incerto degli ultimi anni, vedremo se nelle prossime 8 giornate qualcosa cambierà, se ci saranno sorprese o stravolgimenti proprio sul rettilineo finale. 

SCUDETTO, DUELLO JUVENTUS NAPOLI

Il duello scudetto sarà senz'altro questo, speriamo almeno fino all'ultima giornata. L'esito è senza dubbio incerto, la Juventus non perde una partita in campionato da mesi, ha recuperato moltissimi punti a tutti, ed è arrivata lì, in pole position per l'obiettivo più importante, quando nessuno, dopo 10 giornate ci avrebbe scommesso un euro. Si poteva facilmente prevedere una risalita, ma non di queste dimensioni. Quindi la vedo certamente favorita, per carattere, gioco e blasone, è una squadra che difficilmente si fa sfuggire un obiettivo del genere. Dall'altra parte il Napoli è stato più regolare nel suo andamento, ha resistito fin ad ora all'allungo juventino superando tutti gli ostacoli grazie anche ad un Higuain in condizione fantastica, 29 gol con ancora 8 giornate da giocare. Spaventoso. Dalla sua parte c'è l'entusiasmo e la voglia di vincere, ma al momento faccio fatica a credere in un crollo Juve, anche se la lunga rincorsa potrebbe averla logorata. La differenza è minima, soli 3 punti, 70 a 67 il punteggio. Le mie percentuali:

JUVENTUS 60%
NAPOLI 40%

CHAMPIONS LEAGUE, UN POSTO PER TRE (ROMA, INTER, FIORENTINA)

La classifica in questo caso parla chiarissimo: la Roma è nettamente avanti a tutti e strafavorita per raccogliere l'ultimo posto utile per accedere al preliminare di Champions. Soprattutto dopo l'ultima partita che l'ha vista pareggiare contro l'Inter diretta avversaria. Un pareggio faticoso ma che peserà tantissimo. L'Inter stessa appare in ripresa, ma i due mesi disastrosi di inizio anno alla fine peseranno e i punti persi negli ultimi minuti di diverse partite sono e peseranno come un macigno. La squadra è tornata a girare grazie anche ad un Perisic strepitoso. La Fiorentina invece sta subendo un trend opposto a quello dei nerazzurri ed al momento sembra in forte calo. 2 punti raccolti nelle partite contro Verona e Frosinone non sono un buon viatico per la fine del campionato, così come non lo è il gioco appannato delle ultime settimane. La classifica vede la Roma a 60, Inter e Fiorentina appaiate a 55. 5 punti sono molti, gestirli per la Roma non dovrebbe essere un problema. Le mie percentuali:

ROMA 50%
INTER 30%
FIORENTINA 20%

EUROPA LEAGUE, LOTTA PER IL TERZO POSTO DISPONIBILE

Due dei posti occupati da chi è in lotta per la Champions, sono pressoché sicuri, almeno di crolli incredibili di Inter e Fiorentina, il quarto e il quinto posto dovrebbe essere il loro. Il sesto posto dovrebbe al momento qualificare la squadra in Europa League, in quanto la finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan mette in palio un altro posto in Europa. Nel caso vincesse la Juventus il sesto sarebbe da Europa League, lo stesso se vincesse il Milan, che passerebbe direttamente ai gironi della coppa europea di minore prestigio. é molto probabile inoltre che il sesto posto sia occupato dal Milan stesso a fine campionato, in quanto il Sassuolo, staccato di soli 4 punti, non sembra essere maturo per tale obiettivo, visto che continua enormemente a faticare con le piccole. Nonostante un distacco contenuto al momento il Milan è nettamente favorito per l'Europa. Le mie percentuali:

MILAN 75%
SASSUOLO 25%

SALVEZZA, IN 8 PER DUE POSTI

Questo è senza dubbio l'esito più incerto di tutti. Dal Genoa con 34 punti in giù, tutti possono essere coinvolti, nessuno può stare tranquillo, visto anche che Carpi e Frosinone ultimamente stanno battagliando e raccogliendo punti: il Carpi in primis, che nelle ultime due giornate ha raccolto ben 6 punti, battendo nello scontro diretto i ciociari. Dando il Verona per spacciato, dovrebbe recuperare 9 punti nelle prossime 8 gare, al momento tra queste solo il Carpi sembra in ascesa, il Genoa in ripresa, mentre per il resto sono tutte squadre discontinue o in piena crisi. Torino, Atalanta, Sampdoria, Udinese e Palermo sembrano squadre senza identità e che rimangono in forte pericolo, in quanto hanno pochissimo vantaggio sulle dirette inseguitrici e in più sembrano in gravissima crisi di gioco e identità. Molto in bilico la situazione del Palermo, disastrosa la gestione Zamparini quest'anno, che stenta a riprendersi ed è una delle principali candidate alla retrocessione. Il Torino è in crisi nera da diverso tempo, l'Atalanta non vinceva da diversi mesi una partita, la Sampdoria è altalenante anche se ha sempre i giocatori validi per salvarsi, mentre l'Udinese è una delle altre squadre che vedo seriamente in pericolo. Il Frosinone sta facendo il campionato che dovrebbe fare, grave la sconfitta con il Carpi, ma non tutto è perduto, il pari con la Fiorentina dice molto della grinta e della voglia dei ciociari di salvarsi. Difficile ma non impossibile. In questo caso fare delle percentuali è impossibile quindi dividerò le squadre in ascesa, discesa, stabili.

ASCESA: GENOA E CARPI
STABILI: ATALANTA, SAMPDORIA E FROSINONE
IN DISCESA: TORINO, UDINESE E PALERMO
QUASI RETROCESSA: VERONA

Questa è la mia personalissima analisi, vedremo a fine anno come andrà a finire. Per il momento solo Lazio, Chievo ed Empoli sembrano fuori da qualsiasi gioco, speriamo almeno non si ripetano partite come Empoli-Palermo in cui si accetta lo 0-0 senza giocare la partita (anche se non mi spiego ancora quale sia stato il vantaggio del Palermo a prendere un punto ad Empoli...).

sabato 19 marzo 2016

Europa amara

(immagine cinquequotidiano.it)

Il bilancio del calcio italiano in Europa è negativo. Senza se e senza ma. Inutile chiamare in causa arbitri, complotti e importanza della nostra federazione quando è talmente evidente che le nostre squadre sono inferiori alle altre. Nei quarti di finale non ci sarà nessuna italiana e alla fine è giusto così. Nessuna lo ha meritato. 
La mia analisi parte dalle sconfitte più recenti. 

Capitolo Juventus. Nel doppio confronto con i bavaresi, la Juventus in fin dei conti ha retto bene il confronto contro una delle squadre più forti d'Europa. Con due partite quasi identiche nello svolgimento,  ma a ruoli invertiti. Nella prima Bayern in completo controllo per 60 minuti e Juve che acciuffa il pari nei venti minuti finali. Nel ritorno Juve completamente in controllo del match per 70 minuti, poi la debacle. 4 gol in 40 minuti non sono da grandissima squadra, dopo aver preso il primo gol la squadra si è abbassata troppo rinunciando anche a ripartire, un paio di disattenzioni hanno permesso i due gol tedeschi, che poi sono diventati 4 nei supplementari. Se non si è riusciti ad eliminare una grande squadra come il Bayern in questa occasione, quando se ne avrà un'altra di trovarla così in confusione? Difficilmente avverrà di nuovo, grossa occasione persa. L'alibi degli arbitri non reggono, soprattutto se quando si ricevono piccoli favori si dice che l'arbitro non conta, mentre quando si ricevono torti allora diventano determinanti. Delle due l'una. 

Capitolo Roma. Un'altra occasione persa. Un Real Madrid così in confusione tattica difficilmente ricapiterà, sorretta solo dai singoli. Non fare un gol in due partite a questo Real è stato davvero uno spreco enorme, i quarti erano senza dubbio fattibili. Se non si passa in queste condizioni contro squadre del genere, quando ci si qualificherà per i quarti? Forse mai. 

Capitolo Lazio. Incredibile la batosta rimediata in casa contro una delle squadre meno forti presenti agli ottavi di finale, dopo l'1-1 dell'andata nessuno avrebbe pensato ad una debacle del genere. Questa Lazio è davvero meno forte dello Sparta Praga? Se non si battono i cechi, come si può pretendere di contrastare altre squadre che vengono da campionati più importanti? Impossibile.

Capitolo Fiorentina e Napoli. Due delle squadre migliori del nostro campionato non riescono a battere Villareal e Tottenham. La Fiorentina non è mai stata in partita contro gli inglesi, surclassati nel turno successivo dai tedeschi del Dortmund, mentre il Napoli, una delle pretendenti per lo scudetto, è uscita, anche con un po' di sfortuna contro la quarta classificata del campionato spagnolo. 

Credo che tutte queste eliminazioni debbano far riflettere sullo stato economico, tecnico e tattico del calcio italiano, ormai non più in primo piano nel panorama calcistico internazionale. Ogni partita ormai va giocata e non ci si può considerare favoriti contro nessuno. Anzi, forse il contrario.
La mancanza da qualche anno delle milanesi dall'Europa ha creato un danno non indifferente in termini di ranking, in quanto stiamo parlando delle squadre con più titoli internazionali europei, Milan in primis con 7 coppe dei Campioni, 3 i successi dell'Inter, l'ultimo nel 2010 per una squadra italiana. La loro assenza pesa, perché i due club hanno sempre portato moltissimi punti all'Italia, mentre adesso il loro contributo è zero. In previsione del prossimo anno probabilmente i due club si qualificheranno per la prossima Europa League. Speriamo che si sappiano far valere come sempre e che nel frattempo ricostruiscano entrambe una squadra migliore per portare acqua al mulino del calcio italiano. 

sabato 12 dicembre 2015

La prova del nove per la Viola


La Fiorentina, la squadra che secondo me pratica il più bel calcio d'Italia, è giunta alla prova del nove. La trasferta di Torino contro la Juventus ci dirà se abbiamo a che fare con una grandissima squadra che può lottare per lo scudetto fino a giugno, o se stiamo parlando di una squadra forte ma che più che a un piazzamento onorevole non può aspirare. Sono queste le partite che ci dicono quanto è forte una squadra soprattutto a livello caratteriale, in quanto a livello di gioco la viola ha già superato tutti gli esami. La squadra di Firenze è a un solo punto dalla vetta, ha superato brillantemente a livello di gioco la trasferte di Napoli e Milano con l'Inter e la partita con la Roma. Partita davvero emblematica, la Roma in quel caso vinse la partita ma si dimostrò nettamente inferiore alla Fiorentina a livello di gioco, sfoderando un contropiede letale ma nulla più. Poi alla lunga la Roma ha confermato di non essere ancora una grandissima squadra e naviga nelle difficoltà, mentre la Fiorentina ha avanzato brillantemente in Europa League, e stazionando stabilmente al vertice. Quindi a volte bisognerebbe non soffermarsi solo sul punteggio, ma guardare ed analizzare anche il livello di gioco espresso e tutte le statistiche della partita per leggerla meglio. Anche l'Europa League è stata una bella prova di maturità, seppure in un girone non difficilissimo, recuperare comunque la qualificazione con serietà e impegno dopo due sconfitte casalinghe, ha comunque un significato importante. Ma questa trasferta di Torino, storicamente molto sentita, è la vera e propria prova del nove per la squadra del sorprendente Paulo Sousa, tecnico capace, sempre misurato e molto filosofeggiante quando parla.  Un tecnico di carattere ma anche di un certo livello intellettuale. Per concludere, sarebbe davvero fondamentale per la Fiorentina confermarsi su un campo storicamente ostico e difficile come quello di Torino, contro una squadra solida e forte, ma che gioca un calcio ancora al di sotto delle sue possibilità, vince ma ancora non convince. Quella di domani sarà una sfida importantissima per entrambi, ma per la Fiorentina attendiamo risposte caratteriali. Se ci saranno, Firenze potrà sognare in grande. 

domenica 18 ottobre 2015

Daniele Baselli e la miopia delle grandi squadre in Italia sui giovani


Daniele Baselli è la prova vivente di come le grandi squadre italiane siano miopi nel cercare talenti di assoluto valore, nello scoprirli (ma poi neanche tanto scoprirli, il centrocampista ex Atalanta è un giovane di sicuro avvenire e lo si sa da tempo...). Baselli è stato fino a un paio di mesi fa vicinissimo al Milan che però non ha ritenuto giusto versare gli 8 sacrosanti milioni che chiedeva l'Atalanta. Mentre d'altra parte ha ritenuto importante rinnovare i contratti di Mexes, vicino alla Fiorentina in estate ed ora con una sola presenza in panchina all'attivo, e De Jong, altro panchinaro di lusso. Questo dimostra come le grandi italiane, mi riferisco soprattutto a Milan, Inter e Roma, non abbiano la capacità e il coraggio di investire sui giovani. Mentre poi hanno il coraggio di andare a trattare il giocatore con il Torino che ovviamente adesso ne chiederà almeno 30. E non è detto che questo talento non ci scappi all'estero, come successo per Verratti, lasciato al Psg per soli 14 milioni, mentre adesso ne varrà almeno 50. Non capirò mai queste politiche delle grandi società, capaci di buttare soldi su giocatori di scarso valore, potrei fare mille esempi (Honda, Nagatomo, Montoya, gli sconosciuti giovani della Roma che ricicla giocatori all'inverosimile bollandoli subito come scarsi, vedi Ibarbo e Doumbia, superbomber in Russia) e lasciarsi sfuggire talenti cristallini per non versare pochi milioni di euro. Sicuramente in futuro,  nella trattativa per Baselli butteranno via in cambio altri giovani che il Torino valorizzerà e rivenderà a cifre rilevanti, vedi Darmian, venduto allo United per 30 milioni, mentre il Milan pochi anni fa lo scambiò non so in quale trattativa, lasciandosi scappare un talento di assoluto valore. Anche le Juventus non è esente da questa politica, anche se riesce a scovare queste giovani promesse come Rugani, Zaza, Sturaro o Berardi, ma poi alla fine non riesce mai a dargli quello spazio che meriterebbero oppure finiscono per strapagarli, come successo per Berardi e Zaza, anche se in origine appartenevano alla stessa Juventus. Misteri del calcio.  Forse migliorando in questi aspetti e dando il giusto valore ai calciatori i conti e  i risultati delle nostre grandi potranno migliorare sotto ogni punto di vista, anche in Europa permettendogli di incamerare maggiori introiti. Il Torino invece è una società che sta crescendo e grazie a questi investimenti si sta assicurando un futuro radioso. Bravi Cairo e Petrachi. 

sabato 26 settembre 2015

Juventus-Frosinone, l'emblema del calcio. Piccola lezione per gli "economisti".


Juventus-Frosinone di mercoledì scorso è a tutti gli effetti un manifesto per il calcio. Il calcio che piace a noi, incerto fino all'ultimo secondo anche se stiamo parlando della squadra finalista della scorsa Champions League, battuta con fatica dal meraviglioso Barcellona dello scorso anno, e una delle esordienti della massima serie, il Frosinone, che aveva visto la serie A solamente in televisione, giocatori compresi. Poteva essere una delle partite più scontate della storia e invece niente, finisce per diventare una partita storica, ma per altri motivi. Grazie ad una disattenzione della difesa juventina, se non sbaglio di un certo Pogba, una squadra dal monte stipendi di 8 milioni di euro riesce a pareggiare contro una che spende più di 15 volte come ingaggi. A dir poco incredibile come questa partita smentisca i dati economici, ridimensionandone il loro incidere sulle partite, almeno sulla partita singola si parte tutti alla pari, magagne e trucchi oscuri permettendo. Questo è il bello del calcio, al 93 esimo arriva una palla in area sulla testa dell'ex sconosciuto dal cognome francese Blanchard che viene dimenticato da tutti, forse perché scambiato per un passante, e la butta dentro, decretando quella che sarà forse una delle più incredibili sorprese dell'anno calcistico intero. Primo punto in serie a dopo quattro sconfitte e partita che va dritta agli archivi della storia. Ovvio che alla lunga i valori economici  incidono eccome, ma sulla singola partita nessuno può dire anticipatamente come andrà a finire. é successo mercoledì ma accadrà di nuovo in futuro, statene certi. Prima della partita i bookmakers pagavano il pari del Frosinone sette volte e mezzo la posta, quindi non ci credeva nessuno. Fortunato chi ci ha creduto. L'invito per chi denigra questo sport è quello di seguirlo e apprezzarlo, non contano fortunatamente solo gli aspetti economici alla Bellinazzo (che scatole le sue analisi), ma soprattutto gesti tecnici, grinta, attenzione e agonismo. Questi sono gli ingredienti di una partita di calcio che determinano i risultati (escludendo sempre gli schifosissimi magheggi di arbitri, giocatori e scommettitori vari) e non solo questioni economiche. Altrimenti se ne occuperebbe il Sole 24 ore (ah Belinazzo (non so come si chiama precisamente quindi le doppie le metto come voglio io, è del sole 24 ore? capisco). C'è stata infatti una deriva economica sul calcio, ossia i tifosi e gli addetti ai lavori sono diventati tutti economisti,un club compra un calciatore e tutti a domandarsi quanto incide sul bilancio, qual è il costo di ammortamento (come se stessimo parlando di prosciutti), se una squadra non raggiunge gli obiettivi fallirà o se dovrà vendere i pezzi più pregiati in caso di sconfitta...Ecco Belinazzo rappresenta questa deriva e a me non sta molto simpatico sinceramente. Lui e la deriva. I tifosi restassero tifosi, i giocatori vanno e vengono, ovvio che le questioni economiche sono importanti, ma io tifoso devo preoccuparmi solo delle questioni di campo e di economia ne discuto della mia in famiglia. Che già qui ce ne sono molti di problemi, devo io accollarmi quelli di Roma, Inter, Juve, Milan e tutto il resto? Io vivo il calcio come una semplice passione, seguo le partite aspettando che quel pallone vada in rete, colpisca una traversa o passi improvvisamente in area juventina e uno sconosciuto francese ultras juventino qualunque butti dentro la palla. This is football. Not economy. 

venerdì 21 agosto 2015

Serie A al via, la griglia di partenza!

( il "bellissimo" pallone della Serie A)

Finalmente ricomincia la serie A e per un buon disoccupato che si rispetti è una gran bella notizia. Ci sarà per tutto l'anno una partita da aspettare, da vedere, da commentare, momenti di gioia e momenti di depressione, insomma solite cose che riguardano il calcio e ogni tifoso. Anche quest'anno secondo me il pronostico non sarà così incerto, speriamo almeno ci siano più sorprese possibili. La mia speranza primaria è che il campionato non sia brutto e noioso così come è il pallone disegnato da Nike per la stagione. Ma lo avete visto bene? Orripilante. Sembra il pallone di Barbie, di quelli che compri in edicola a 5 euro o poco meno, di quelli che al primo rimbalzo in strada si bucano e ne resta solamente un bimbo che piange. Ma perché questo disegno? Qualcuno lo avrà giudicato prima di metterlo in produzione? Cioè un controllo qualità qualunque ha visto questo pallone e non ha affermato "Ragazzi, fa cagare, dai su, non ci possiamo presentare con questo coso..."? Misteri del calcio...Comunque scrivo questo post per cercare di stilare una mia personale griglia di partenza in varie fasce, così, per farmi dire a fine anno che non ci capisco molto di calcio...Quindi sono pronto a correre questo rischio, sbertucciatemi pure a maggio...Le mie fasce sono suddivise tra Lotta Scudetto, Lotta Champions, Lotta Europa League, Salvezza tranquilla e Lotta salvezza. Sperando che questa lotta ci sia davvero...

Lotta scudetto 

Secondo il mio giudizio, al momento la lotta Scudetto può essere appannaggio solamente di Juventus e Roma, che al momento hanno sempre le due rose più competitive della Serie A. La Juve è la solita corazzata, campione in carica da quattro anni, ha subito qualche cambiamento, sicuramente risentirà delle partenze di leader come Pirlo, Tevez e Vidal, però resta certamente la favorita, anche perché credo non sia finita qui la campagna acquisti, come credo che un Pogba a centrocampo faccia una differenza enorme. La Roma invece ha fatto grandi acquisti, Salah e Dzeko su tutti, davanti sarà una macchina da gol, mentre la vedo un po' in difficoltà dietro, dove non ha grandissimi giocatori da proporre, anche se gli acquisti di Sabatini, diversi giovani poco conosciuti, solitamente sono una garanzia. E poi c'è l'incognita Garcia, l'anno scorso fu da gennaio un campionato difficilissimo per lui, il suo credito con la piazza è significativamente diminuito, vedremo come reagiranno ambiente e società alle prime difficoltà. Spero almeno non dica più di vincere lo scudetto a dicembre...In questa lotta scudetto inserirei una terza pretendente, che però dipende da una variabile, l'acquisto o meno di Zlatan Ibrahimovic. Se arriverà il fenomeno svedese allora il Milan per me salirà in questa fascia, altrimenti vedere al piano inferiore...Zlatan=Scudetto

Lotta Champions

Dando per scontato che due posti Champions vadano a Roma e Juventus, la lotta per il terzo sarà serratissima. In questa fascia inserirei Fiorentina, Inter, Milan (senza Zlatan), Lazio e Napoli, ognuna con le sue incognite. Napoli, Milan e Fiorentina hanno l'incognita nuovo allenatore, credo soprattutto il Napoli, che con Sarri dovrà aprire una nuova stagione, un nuovo modo di pensare e di giocare. La squadra resta fortissima, Hamsik, Higuain, Callejon, Mertens, nomi di assoluta garanzia e sicurezza. Bisognerà vedere come si adatteranno al nuovo allenatore e alla nuova filosofia di gioco, vedremo. Intanto non avevo mai visto un allenatore fumare mentre dirige gli allenamenti, Semplicemente fantastico! Il Milan (senza Ibra) è una buona squadra, carente a centrocampo di giocatori di spessore, mentre in difesa si affida ai giovani, ed è ovviamente un bell'esperimento. Manca qualche ricambio affidabile e di valore, mentre in attacco Bacca segnerà valanghe di gol, almeno a mio parere. Un grande attaccante. La Fiorentina invece ha perso qualche giocatore importante, mentre ha trovato un Paulo Sousa che sembra essere un gran bel allenatore. Se poi potrà contare su Giuseppe Rossi, allora certamente la zona Champions avrà la scomoda presenza della compagine viola. La Lazio invece è una squadra ben rodata, ottimo allenatore, buoni talenti, manca solo qualche ricambio valido in attacco. Si può ancora contare su un centravanti come Klose che avrà ormai 52 anni? Credo di no. Il solo Djordjevic secondo me non basterà. Se Lotito deciderà di acquistare sarebbe anche ora. Infine l'Inter, che è sempre un'incognita. Mancini sta facendo e disfando a suo piacimento, vende e compra, ama  e subito fa fuori i suoi calciatori. Forse è lui l'incognita della squadra, a sorpresa. I terzini che rimarranno sono un rebus, la difesa è stata cambiata totalmente rispetto a quella disastrosa dello scorso anno, buono il centrocampo, ottimo l'inserimento di Jovetic in attacco (infortuni permettendo) accanto a Icardi e Palacio. L'Inter non ha mezze misure. O fallimento, o successo. Vedremo

Lotta Europa League

In questa fascia inserisco Genoa, Sampdoria e Torino. Diverse squadre della lotta Champions dovranno per forza di cose accontentarsi dell'Europa League, quindi Genoa, Samp e Torino secondo me hanno le potenzialità per inserirsi in zone alte della classifica. Il Genoa con Gasperini va sempre molto bene, con qualsiasi giocatore gli si metta a disposizione. A Genoa si trova proprio bene, riuscirà Preziosi a mettere in regola i conti per non regalare la qualificazione a qualcun'altro come già fatto quest'anno? La Samp è anch'essa un'incognita, nuovo e già traballante allenatore, scommesse azzardate come Cassano e si cerca anche di portare a Genova Balotelli, un ambiente esplosivo anche grazie al Presidente Ferrero. Riusciranno tutti a mantenere la calma e portare la Samp in alto? Se sì ci riusciranno, altrimenti la Samp rischia di finire molto più in basso, secondo me non avrà mezze misure. Il Torino secondo me ha un grande allenatore, ha fatto degli ottimi acquisti italiani come Zappacosta, Baselli e Belotti, in più ha un impianto di gioco assolutamente collaudato e di ottima qualità. Sarà sicuramente una delle sorprese del campionato. 

Salvezza tranquilla

In questa fascia metterei Sassuolo, Udinese, Palermo e Bologna. Queste quattro squadre disputeranno un campionato tranquillo, con il Sassuolo dell'ottimo Di Francesco che potrebbe dire la sua in fasce più in alto senza problemi. Il Bologna ha fatto un ottimo mercato, ma potrebbe lo stesso essere coinvolto nelle zone più basse, mentre Udinese e Palermo le vedo migliori delle squadre in zona retrocessione. L'Udinese ha l'incognita nuovo allenatore, anche se poi a Udine sembra che si adattino tutti bene, mentre il Palermo, seppur senza Dybala, dovrebbe essere già rodato con Iachini. Resisterà un altro anno intero l'allenatore sotto Zamparini? Lo spero per lui. Queste quattro comunque possono essere coinvolte più in basso. 

Lotta per non Retrocedere

Qui inserisco le restanti Atalanta, Carpi, Chievo, Verona, Empoli e Frosinone. Qui ci sono le incognite. Carpi e Frosinone sono alla prima stagione in serie A, quindi sarà difficile prevedere come andrà. Il Frosinone ha un allenatore emergente come Stellone e lo stesso impianto di squadra delle due promozioni, con qualche piccola differenza. Forse qualcosina in attacco manca. Da non sottovalutare la variabile Matusa, stadio piccolo, caldo e ostico in cui giocare. Il Carpi di Castori (ignoranza in abbondanza) ha cambiato molto, staremo a vedere se bene o male. Per entrambe credo sarà un'esperienza che comunque vada sarà un successo. Se retrocedessero credo che nessuno si strappi i capelli, sarebbe comunque stata una grande stagione. Ma non sottovalutatele, nel calcio niente è scritto. L'Atalanta ha già rischiato lo scorso anno ma complice le altre tre retrocesse è riuscita a salvarsi, con qualche fatica di troppo. La scelta di Reja non mi sembra un granché, la squadra ha perso Baselli e Zappacosta, rinforzi non troppo eclatanti sul mercato. L'Empoli dovrà reagire alla partenza di Sarri ed anche qui è una gran bella incognita. Si può passare da un allenatore che fuma in allenamento ad uno educato e composto come Giampaolo? Difficile. Chievo e Verona sono le favorite del gruppo, il Verona ha un'ottima coppia d'attacco per lottare con tutti, mentre il Chievo alla fine si salva sempre, con qualsiasi allenatore e qualsiasi tipo di rosa. 

Insomma, qualunque squadra tifiate, divertitevi, andate allo stadio e non ci rimanete troppo male se la vostra squadra andrà male, il calcio è una ruota che gita come tutto nella vita, quindi godetevi lo sport, soprattutto dal vivo. Ci risentiamo a maggio per smentire l'intero articolo! Accetto insulti.    

martedì 11 agosto 2015

La Supercoppa "Made in China"

(La supercoppa "Made in China")


La Supercoppa "Made in China" ci ha detto molte cose del calcio italiano, sia dal punto di vista sportivo, sia dal punto di vista "politico". Insistere continuamente con questa Supercoppa cinese ha finito per svalutare il trofeo e renderlo uno dei tanti, con poco più valore di una coppa estiva amichevole. Il fascino che ha una coppa a Shangai alle due del pomeriggio per un italiano è pari a zero o sotto zero, visto il periodo in cui si gioca, l'8 agosto, troppo presto per vedere una partita di calcio decente; il campo vergognoso su cui si è giocato (ma almeno i politicanti del calcio, non potevano pretendere uno stadio migliore per la competizione?); la regia televisiva ridicola e dilettantesca. Un vero e proprio disastro, che invece di rilanciare il calcio italiano, come sempre affermano i politicanti, sembra invece aver avuto esattamente l'effetto contrario. Siamo stati sbeffeggiati da tutti,  in primis per il contorno (regia, stadio, ecc) e anche per lo spettacolo di calcio offerto. Credo che solamente in Italia, per un paio di milioni di euro a squadra in più, si possa svendere una competizione così prestigiosa, che andrebbe giocata la settimana prima del campionato, a squadre quasi pronte e dovrebbe quindi essere un preludio al campionato. In passato quando si seguivano queste semplici regole, la supercoppa aveva un certo valore. E poi la si deve giocare in Italia, non si può danneggiare così le tifoserie di due squadre che non possono seguire la loro squadra se non sborsando migliaia di euro per un viaggio così lungo. A me sinceramente ribolle il sangue quando vedo che migliaia di cinesi con le maglie delle nostre squadre, giocare a fare i tifosi con la loro bella maglia originale (o "Made in China"?), mentre i nostri seduti sul divano devono godere di una regia ignobile, di uno stadio sinceramente non all'altezza, e di due squadre che sono impossibilitate ad essere pronte per farci godere uno spettacolo degno della supercoppa. Speriamo che nel prossimo futuro si possa tornare alle vecchie regole e abitudini per ridare dignità al nostro calcio e non svenderlo per due milioni come si sta facendo adesso. Visto che si porta sempre il calcio inglese come esempio di prodotto calcio che funziona, perché non cerchiamo almeno di imitarli nelle scelte più semplici? Almeno per la data, perché ovviamente non abbiamo uno stadio come Wembley. Oppure come facciamo per la Coppa Italia, facciamo giocare in casa la più forte ai danni della più debole? Perché? Per permettere alla Rai di avere dai quarti in su partite tra grandi squadre dallo share assicurato? Nessuno ha mai detto ai politicanti che la favola di una squadra che parte dalle serie minori e arriva in fondo in una delle massime competizioni italiane assicura uno share ancora più importante? Ma no, loro pensano a tutto, meno che ai tifosi e alla gente, altrimenti non permetterebbero una Supercoppa Made in China. Se ne ricordino i nostri politicanti del calcio, il calcio è dei tifosi. 

P.s. non ho nulla contro i cinesi, li rispetto moltissimo, sono una cultura affascinante e di grande tradizione.    

martedì 9 giugno 2015

Juvetini e anti-juventini: l'arte del gufare



In occasione della finale di Champions League si è molto discusso dell'arte del "gufare" che consiste principalmente nel tifare contro una squadra avversaria semplicemente perché ci è antipatica. So che per questo post potrei ricevere diversi insulti e minacce (all'italiano tocca tutto, offendilo, insultalo, togligli il lavoro, la dignità, derubalo, fagli quello che vuoi, ma non toccargli il calcio, per questo può manifestare, minacciarti, picchiarti, insultarti e fare gesti estremi) ma questa mattina mi sento coraggioso, quindi proverò a difendere ufficialmente i gufi in questo trattato socio psicologico (mi sopravvaluto sempre). Ovviamente durante la finale Juventus-Barcellona in Italia, così come in Spagna dove i tifosi del Real avranno sicuramente tifato contro il Barça (che a loro volta hanno tifato contro il Real in semifinale contro la Juventus), c'erano due fazioni: gli juventini e gli anti juventini. Questa è la verità, è normalissimo sia andata così, è così che succede, quindi non riesco proprio a capire coloro che si arrabbiano se qualcuno tifa contro la propria squadra. Durante l'anno si passa tutto il tempo a sminuire gli avversari, a deriderli, a prenderli in giro quando si vince e cose del genere, poi come si pretende che arrivati in finale si tifi per la squadra italiana? Non esiste. Ci sarà una piccola parte di tifosi non juventini che avranno simpatizzato per la Juve, ma saranno stati certamente una minoranza. E comunque se la mia squadra fosse arrivata in finale di Champions League, non mi sarei certamente arrabbiato nel vedere che molti tifavano contro. D'altra parte il gufare nasconde anche un pò di sana invidia sportiva, nel senso che al gufo sarebbe piaciuto moltissimo che la propria squadra fosse potuta essere al posto della Juve. Questo è. Se fosse arrivata in finale un'altra qualunque squadra, sarebbe successo ugualmente. Poi la Juventus storicamente è amata esclusivamente dai propri tifosi perché per gli altri rappresenta un certo tipo di potere, a volte arrogante, mai così simpatico per tutti gli altri. Poi al momento è la squadra vincente, stradominano in Italia da quattro anni facendo incetta di scudetti, non si può pretendere che al momento gli altri la amino. Nel calcio è così, la squadra vincente viene odiata da tutti, le perdenti attirano sempre molte simpatie, così come accade anche nella vita reale. Quindi cari juventini fatevene una ragione e fregatevene, l'importante è sostenere la propria squadra e godersi i propri successi e anche le proprie sconfitte (perdere in finale di Champions è sempre una sconfitta più "dolce"). Poi se ricordate bene, voi juventini, il 22 maggio del 2010 durante la finale Champions Inter-Bayern Monaco, chi avete tifato? L'italiana o la tedesca? In merito ho pochissimi dubbi. Quindi questa volta è toccato agli juventini ma in futuro toccherà ad altri, perché il calcio è un gioco e un ciclo, tutto succede e risuccede all'infinito, quello che è successo ad una squadra succederà ad un'altra in futuro, quindi è meglio non parlare su certe cose e godersi le vittorie della propria squadra. Se l'anno prossimo la finale sarà Roma-Real Madrid, chi tiferà per la Roma? Credo solo i romanisti...Sarebbe scandaloso? No, è normale e naturale sia così. Quindi sportivo o no che sia, il calcio è questo e il tifare contro fa parte del gioco, è giusto accettarlo ed è giusto tifare contro quando toccherà agli altri. Non succede solo in Italia ma in tutti i paesi del mondo, inutile nasconderci. Mettiamoci l'anima in pace e non ci lamentiamo, l'anno prossimo potrebbe toccare ad altri l'arte del gufaggio. Che piaccia o meno, è così.      

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