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venerdì 22 aprile 2016

Aveva ragione Spalletti

(immagine presa da www.sportfair.it)

Gli avvenimenti dei giorni scorsi, con Totti decisivo in quattro giorni con tre gol e quattro punti guadagnati dalla Roma, non hanno fatto altro che confermare che la gestione di Totti da parte di Spalletti è quella giusta. 
Le partite di Bergamo e quelle in casa con il Torino hanno confermato che il capitano giallorosso è ancora decisivo, ha i colpi del campione, una classe immensa, ma che deve essere centellinato proprio come sta facendo il tecnico toscano (da una parte Spalletti sta gestendo bene il calciatore, ma male la comunicazione, perché sminuire l'apporto di Totti come ha fatto dopo la partita con l'Atalanta, è decisamente sbagliato, ingiusto e penalizzante per un campione del genere, serve solo a tirarsi addosso le antipatie della tifoseria). Lo stesso Totti dovrebbe capire che questa potrebbe essere la sua fortuna anche per la prossima stagione, dovrebbe accettare di giocare 10, massimo 20 minuti a partita, per poi entrare e decidere i match, come solo i grandi campioni sanno fare. Totti è senza dubbio il calciatore tecnicamente più forte della serie A, tutti quelli che giocano al suo posto, da Salah ad El Shaarawy, da Dzeko a Perotti, sono decisamente inferiori sotto questo aspetto, ma hanno dalla loro parte l'età e una corsa che il capitano a 39 anni non può più avere. Entrando così nel finale, con gli altri stanchi, Totti potrebbe decidere le partite in pochi minuti grazie anche solo ad una giocata, ad un tiro da fuori, ad un calcio di punizione, o a un colpo di genio qualsiasi. Non serve ormai giocare 90 minuti, dover correre per tutto il campo per magari poi uscire stanco e senza soddisfazione, meglio decidere così, da campione le partite. Questa potrebbe essere un finale di carriera assolutamente entusiasmante e degno della sua storia di calciatore da leggenda. 
Pensaci capitano, pensaci...

martedì 22 marzo 2016

Il punto sulla serie A e pronostici


Mancano appena otto giornate al termine del campionato, ben 24 punti in palio e diversi obiettivi ancora in gioco. Come all'inizio del campionato, (a proposito, a fine anno riprenderò quell'articolo per vedere se qualche pronostico lo ho azzeccato), è ora di riprendere ad analizzare la classifica proprio in vista del rush finale, quello decisivo, quello che ci svelerà tutti i risultati definitivi e insindacabili. Lo farò analizzando obiettivo per obiettivo.
Questo il campionato è il più incerto degli ultimi anni, vedremo se nelle prossime 8 giornate qualcosa cambierà, se ci saranno sorprese o stravolgimenti proprio sul rettilineo finale. 

SCUDETTO, DUELLO JUVENTUS NAPOLI

Il duello scudetto sarà senz'altro questo, speriamo almeno fino all'ultima giornata. L'esito è senza dubbio incerto, la Juventus non perde una partita in campionato da mesi, ha recuperato moltissimi punti a tutti, ed è arrivata lì, in pole position per l'obiettivo più importante, quando nessuno, dopo 10 giornate ci avrebbe scommesso un euro. Si poteva facilmente prevedere una risalita, ma non di queste dimensioni. Quindi la vedo certamente favorita, per carattere, gioco e blasone, è una squadra che difficilmente si fa sfuggire un obiettivo del genere. Dall'altra parte il Napoli è stato più regolare nel suo andamento, ha resistito fin ad ora all'allungo juventino superando tutti gli ostacoli grazie anche ad un Higuain in condizione fantastica, 29 gol con ancora 8 giornate da giocare. Spaventoso. Dalla sua parte c'è l'entusiasmo e la voglia di vincere, ma al momento faccio fatica a credere in un crollo Juve, anche se la lunga rincorsa potrebbe averla logorata. La differenza è minima, soli 3 punti, 70 a 67 il punteggio. Le mie percentuali:

JUVENTUS 60%
NAPOLI 40%

CHAMPIONS LEAGUE, UN POSTO PER TRE (ROMA, INTER, FIORENTINA)

La classifica in questo caso parla chiarissimo: la Roma è nettamente avanti a tutti e strafavorita per raccogliere l'ultimo posto utile per accedere al preliminare di Champions. Soprattutto dopo l'ultima partita che l'ha vista pareggiare contro l'Inter diretta avversaria. Un pareggio faticoso ma che peserà tantissimo. L'Inter stessa appare in ripresa, ma i due mesi disastrosi di inizio anno alla fine peseranno e i punti persi negli ultimi minuti di diverse partite sono e peseranno come un macigno. La squadra è tornata a girare grazie anche ad un Perisic strepitoso. La Fiorentina invece sta subendo un trend opposto a quello dei nerazzurri ed al momento sembra in forte calo. 2 punti raccolti nelle partite contro Verona e Frosinone non sono un buon viatico per la fine del campionato, così come non lo è il gioco appannato delle ultime settimane. La classifica vede la Roma a 60, Inter e Fiorentina appaiate a 55. 5 punti sono molti, gestirli per la Roma non dovrebbe essere un problema. Le mie percentuali:

ROMA 50%
INTER 30%
FIORENTINA 20%

EUROPA LEAGUE, LOTTA PER IL TERZO POSTO DISPONIBILE

Due dei posti occupati da chi è in lotta per la Champions, sono pressoché sicuri, almeno di crolli incredibili di Inter e Fiorentina, il quarto e il quinto posto dovrebbe essere il loro. Il sesto posto dovrebbe al momento qualificare la squadra in Europa League, in quanto la finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan mette in palio un altro posto in Europa. Nel caso vincesse la Juventus il sesto sarebbe da Europa League, lo stesso se vincesse il Milan, che passerebbe direttamente ai gironi della coppa europea di minore prestigio. é molto probabile inoltre che il sesto posto sia occupato dal Milan stesso a fine campionato, in quanto il Sassuolo, staccato di soli 4 punti, non sembra essere maturo per tale obiettivo, visto che continua enormemente a faticare con le piccole. Nonostante un distacco contenuto al momento il Milan è nettamente favorito per l'Europa. Le mie percentuali:

MILAN 75%
SASSUOLO 25%

SALVEZZA, IN 8 PER DUE POSTI

Questo è senza dubbio l'esito più incerto di tutti. Dal Genoa con 34 punti in giù, tutti possono essere coinvolti, nessuno può stare tranquillo, visto anche che Carpi e Frosinone ultimamente stanno battagliando e raccogliendo punti: il Carpi in primis, che nelle ultime due giornate ha raccolto ben 6 punti, battendo nello scontro diretto i ciociari. Dando il Verona per spacciato, dovrebbe recuperare 9 punti nelle prossime 8 gare, al momento tra queste solo il Carpi sembra in ascesa, il Genoa in ripresa, mentre per il resto sono tutte squadre discontinue o in piena crisi. Torino, Atalanta, Sampdoria, Udinese e Palermo sembrano squadre senza identità e che rimangono in forte pericolo, in quanto hanno pochissimo vantaggio sulle dirette inseguitrici e in più sembrano in gravissima crisi di gioco e identità. Molto in bilico la situazione del Palermo, disastrosa la gestione Zamparini quest'anno, che stenta a riprendersi ed è una delle principali candidate alla retrocessione. Il Torino è in crisi nera da diverso tempo, l'Atalanta non vinceva da diversi mesi una partita, la Sampdoria è altalenante anche se ha sempre i giocatori validi per salvarsi, mentre l'Udinese è una delle altre squadre che vedo seriamente in pericolo. Il Frosinone sta facendo il campionato che dovrebbe fare, grave la sconfitta con il Carpi, ma non tutto è perduto, il pari con la Fiorentina dice molto della grinta e della voglia dei ciociari di salvarsi. Difficile ma non impossibile. In questo caso fare delle percentuali è impossibile quindi dividerò le squadre in ascesa, discesa, stabili.

ASCESA: GENOA E CARPI
STABILI: ATALANTA, SAMPDORIA E FROSINONE
IN DISCESA: TORINO, UDINESE E PALERMO
QUASI RETROCESSA: VERONA

Questa è la mia personalissima analisi, vedremo a fine anno come andrà a finire. Per il momento solo Lazio, Chievo ed Empoli sembrano fuori da qualsiasi gioco, speriamo almeno non si ripetano partite come Empoli-Palermo in cui si accetta lo 0-0 senza giocare la partita (anche se non mi spiego ancora quale sia stato il vantaggio del Palermo a prendere un punto ad Empoli...).

sabato 19 marzo 2016

Europa amara

(immagine cinquequotidiano.it)

Il bilancio del calcio italiano in Europa è negativo. Senza se e senza ma. Inutile chiamare in causa arbitri, complotti e importanza della nostra federazione quando è talmente evidente che le nostre squadre sono inferiori alle altre. Nei quarti di finale non ci sarà nessuna italiana e alla fine è giusto così. Nessuna lo ha meritato. 
La mia analisi parte dalle sconfitte più recenti. 

Capitolo Juventus. Nel doppio confronto con i bavaresi, la Juventus in fin dei conti ha retto bene il confronto contro una delle squadre più forti d'Europa. Con due partite quasi identiche nello svolgimento,  ma a ruoli invertiti. Nella prima Bayern in completo controllo per 60 minuti e Juve che acciuffa il pari nei venti minuti finali. Nel ritorno Juve completamente in controllo del match per 70 minuti, poi la debacle. 4 gol in 40 minuti non sono da grandissima squadra, dopo aver preso il primo gol la squadra si è abbassata troppo rinunciando anche a ripartire, un paio di disattenzioni hanno permesso i due gol tedeschi, che poi sono diventati 4 nei supplementari. Se non si è riusciti ad eliminare una grande squadra come il Bayern in questa occasione, quando se ne avrà un'altra di trovarla così in confusione? Difficilmente avverrà di nuovo, grossa occasione persa. L'alibi degli arbitri non reggono, soprattutto se quando si ricevono piccoli favori si dice che l'arbitro non conta, mentre quando si ricevono torti allora diventano determinanti. Delle due l'una. 

Capitolo Roma. Un'altra occasione persa. Un Real Madrid così in confusione tattica difficilmente ricapiterà, sorretta solo dai singoli. Non fare un gol in due partite a questo Real è stato davvero uno spreco enorme, i quarti erano senza dubbio fattibili. Se non si passa in queste condizioni contro squadre del genere, quando ci si qualificherà per i quarti? Forse mai. 

Capitolo Lazio. Incredibile la batosta rimediata in casa contro una delle squadre meno forti presenti agli ottavi di finale, dopo l'1-1 dell'andata nessuno avrebbe pensato ad una debacle del genere. Questa Lazio è davvero meno forte dello Sparta Praga? Se non si battono i cechi, come si può pretendere di contrastare altre squadre che vengono da campionati più importanti? Impossibile.

Capitolo Fiorentina e Napoli. Due delle squadre migliori del nostro campionato non riescono a battere Villareal e Tottenham. La Fiorentina non è mai stata in partita contro gli inglesi, surclassati nel turno successivo dai tedeschi del Dortmund, mentre il Napoli, una delle pretendenti per lo scudetto, è uscita, anche con un po' di sfortuna contro la quarta classificata del campionato spagnolo. 

Credo che tutte queste eliminazioni debbano far riflettere sullo stato economico, tecnico e tattico del calcio italiano, ormai non più in primo piano nel panorama calcistico internazionale. Ogni partita ormai va giocata e non ci si può considerare favoriti contro nessuno. Anzi, forse il contrario.
La mancanza da qualche anno delle milanesi dall'Europa ha creato un danno non indifferente in termini di ranking, in quanto stiamo parlando delle squadre con più titoli internazionali europei, Milan in primis con 7 coppe dei Campioni, 3 i successi dell'Inter, l'ultimo nel 2010 per una squadra italiana. La loro assenza pesa, perché i due club hanno sempre portato moltissimi punti all'Italia, mentre adesso il loro contributo è zero. In previsione del prossimo anno probabilmente i due club si qualificheranno per la prossima Europa League. Speriamo che si sappiano far valere come sempre e che nel frattempo ricostruiscano entrambe una squadra migliore per portare acqua al mulino del calcio italiano. 

mercoledì 24 febbraio 2016

Io sto con Spalletti, anche se Totti va capito e rispettato.


Francesco Totti è un grande campione, un grandissimo calciatore ma non è più quello della foto qui in alto (presa dalla Gazzetta dello Sport). La data di nascita del campione romano recita 27 settembre 1976, 39 anni compiuti, 40 tondi tondi a settembre. So che sono a rischio insulti da parte dei tifosi romanisti, d'altronde hanno fischiato Spalletti, che in realtà non ha avuto molto tatto nel gestire la questione, anche se si narra che sia stato Totti ha decidere di andare via da Trigoria. Probabilmente una nuova panchina con il Palermo sarebbe ampiamente bastata come punizione. E invece Spalletti ha voluto a tutti i costi dare un segnale forte a tutta la squadra, ovviamente spalleggiato dalla società, che probabilmente non gradisce più tanto questa "scomoda" figura all'interno dello spogliatoio di Trigoria. 
Io sto con Spalletti perché ha deciso da comandante, ha sentito in pericolo la sua autorità nello spogliatoio a poche settimane dal suo insediamento. Secondo lui perdonando quell'intervista quantomeno inopportuna del capitano, avrebbe dato un segnale sbagliato a tutto lo spogliatoio, ed ha quindi reagito duramente. Secondo me a ragione. Nel senso che se lo avesse fatto Dzeko, come la avrebbero presa i tifosi? Credo non gli avrebbero regalato sorrisi. Uscire fuori dallo spogliatoio ed andare al Tg1 per dire che non ha un rapporto con Spalletti è stato un errore madornale. E la reazione del tecnico toscano per me è stata dura ma decisa e corretta. Lo spogliatoio va tenuto a bada, ci vuole polso o la situazione può sfuggire di mano. Essere così delegittimato non sarebbe stato positivo per la squadra. D'altra parte se ognuno che non gioca va in tv e si lamenta, cosa succederebbe?
Ovvio che i modi potevano e dovevano essere diversi, magari bastava una bella ramanzina, un avvertimento, panchina anche con il Palermo, nessuno scandalo mediatico. Ma Spalletti ha deciso di reagire duramente per non delegittimarsi. 
Totti ovviamente va capito, al tramonto della sua carriera fa fatica a sentirsi con un ruolo secondario all'interno della squadra. é sempre stato al centro del progetto, almeno da vent'anni a questa parte, è sempre stato determinante con le sue giocate e con i suoi assist e gol meravigliosi. Fa fatica a sentirsi quei 40 anni addosso ed una carriera da grandissimo campione alle spalle, coppa del Mondo in bacheca e tanto altro. Però purtroppo la data di nascita non mente, 40 anni sono tanti per qualsiasi calciatore, fisicamente non può più dare quello che avrebbe dato anche solo 3 o 4 anni fa. é la dura realtà, ma dovrebbe cercare di accettarla. Tecnicamente non si discute e non si discuterà neanche a 60 anni, ma fisicamente attualmente è inferiore a qualsiasi altro attaccante in rosa. 
Per questo dovrebbe accontentarsi di avere un ruolo secondario, da chioccia per i più giovani ed accettare di giocare anche solo qualche spezzone di partita, per dare almeno l'esempio agli altri giocatori, che da lui possono imparare molto. 
A volte anche un ruolo da capitano non giocatore può essere decisivo anche più di una giocata in campo. Pensaci capitano. 

sabato 12 dicembre 2015

La prova del nove per la Viola


La Fiorentina, la squadra che secondo me pratica il più bel calcio d'Italia, è giunta alla prova del nove. La trasferta di Torino contro la Juventus ci dirà se abbiamo a che fare con una grandissima squadra che può lottare per lo scudetto fino a giugno, o se stiamo parlando di una squadra forte ma che più che a un piazzamento onorevole non può aspirare. Sono queste le partite che ci dicono quanto è forte una squadra soprattutto a livello caratteriale, in quanto a livello di gioco la viola ha già superato tutti gli esami. La squadra di Firenze è a un solo punto dalla vetta, ha superato brillantemente a livello di gioco la trasferte di Napoli e Milano con l'Inter e la partita con la Roma. Partita davvero emblematica, la Roma in quel caso vinse la partita ma si dimostrò nettamente inferiore alla Fiorentina a livello di gioco, sfoderando un contropiede letale ma nulla più. Poi alla lunga la Roma ha confermato di non essere ancora una grandissima squadra e naviga nelle difficoltà, mentre la Fiorentina ha avanzato brillantemente in Europa League, e stazionando stabilmente al vertice. Quindi a volte bisognerebbe non soffermarsi solo sul punteggio, ma guardare ed analizzare anche il livello di gioco espresso e tutte le statistiche della partita per leggerla meglio. Anche l'Europa League è stata una bella prova di maturità, seppure in un girone non difficilissimo, recuperare comunque la qualificazione con serietà e impegno dopo due sconfitte casalinghe, ha comunque un significato importante. Ma questa trasferta di Torino, storicamente molto sentita, è la vera e propria prova del nove per la squadra del sorprendente Paulo Sousa, tecnico capace, sempre misurato e molto filosofeggiante quando parla.  Un tecnico di carattere ma anche di un certo livello intellettuale. Per concludere, sarebbe davvero fondamentale per la Fiorentina confermarsi su un campo storicamente ostico e difficile come quello di Torino, contro una squadra solida e forte, ma che gioca un calcio ancora al di sotto delle sue possibilità, vince ma ancora non convince. Quella di domani sarà una sfida importantissima per entrambi, ma per la Fiorentina attendiamo risposte caratteriali. Se ci saranno, Firenze potrà sognare in grande. 

sabato 21 novembre 2015

Torna la Serie A, il punto dopo 12 partite


Dopo un 12 giornate di campionato, si può cominciare tranquillamente a fare un primo "bilancino", per vedere chi non ha tradito le aspettative, chi ha deluso e chi sta facendo il campionato che doveva fare. Questo era un post che dovevo scrivere durante la pausa, ma cause più importanti ed impegni vari mi hanno impedito di trattare un argomento così leggero e insignificante mentre c'erano e purtroppo ci sono ancora moltissimi argomenti molto più seri e interessanti, ma non sono qui a fare trattati di storia, geografia o altro come ultimamente ognuno si sente legittimato a fare. Io non me la sento e quindi parlo di calcio. 

Le sorprese

Prima fra tutte, la Fiorentina. Chi la avrebbe pronosticata come capo classifica dopo 12 giornate di campionato? Nessuno. Gioco brillante, veloce, possesso palla, fantasia, tanti gol: è questa la Fiorentina di Paulo Sousa, che ha solo accusato qualche leggero passaggio a vuoto, ma in tutte le partite, compresa la sconfitta casalinga contro la Roma, ha messo tutti sotto a livello di gioco. Al momento nessuno è riuscita a contrastare questo tipo di calcio, molto bello e divertente da vedere. Chapeau.

Anche l'altra capolista, l'Inter, la si può annoverare tra le sorprese. Senza un gioco spumeggiante, ma con un'organizzazione e una difesa granitica, la squadra di Milano ha raccolto moltissimo, segnando pochissimo e subendo pochissimo, esclusa la quaterna presa dalla Fiorentina. Potrà andare avanti una squadra vincendo sempre 1-0? Migliorerà il gioco? Lo scopriremo solo vivendo diceva Battisti. Se migliorerà allora saranno guai maggiori per tutti. Granitici.

Terza sorpresa il Sassuolo, anche se ormai, al terzo anno di serie A, la squadra di Di Francesco comincia a non esserlo più. Bel gioco, giovani interessanti, zona Uefa conquistata. Riuscirà a mantenere questo andamento fino alla fine? Se sì allora un posto in Europa è possibile. Freschi. 

Altra sorpresa, almeno per me, è l'Atalanta di Edy Reja che in 12 giornate ha conquistato la bellezza di 18 punti, quasi la metà di quelli che serviranno per la salvezza. Si può quasi parlare di obiettivo raggiunto. E poi avete visto la partita a San Siro contro il Milan? Secondo tempo fantastico e vittoria sfiorata. Salvi.

Ulteriore sorpresa è l'Empoli di Gianpaolo, sinceramente non credevo potesse giocare ancora così bene dopo la partenza di Sarri, 14 punti sono già un bel bottino, con un Saponara stratosferico, anche se quando è mancato non sembra che la squadra ne abbia risentito. Conferma. 

Inserirei in questa fascia anche il Frosinone di Stellone, dopo quattro sconfitte iniziali non sarebbe stato facile per nessuno riprendere la marcia e conquistare 11 punti che la tengono in piena lotta salvezza, con una rosa tutt'altro che eccelsa. In casa la squadra è da salvezza, fuori decisamente no. Casalinghi. 

Le delusioni

Non si può non partire dalla squadra campione d'Italia, la Juventus, 18 punti in 12 giornate non è proprio quello che ci si aspettava dalla squadra di Allegri. La squadra non ha saputo, a ragione, ancora assorbire le partenze di tre pezzi da novanta come Vidal, Pirlo e Tevez ed ha incontrato eccessive difficoltà all'inizio del campionato. Ovviamente la ritroveremo in lotta per i primi posti in campionato alla fine dell'anno, ma nel frattempo la delusione c'è. Letargici. 

Altra delusione tra le grandi è la Lazio di Pioli, quest'anno fa molta fatica la squadra a carburare, sembra disorganizzata, con distanze siderali tra i reparti, un Marchetti a dir poco deludente. Per il momento il tecnico è stato incapace di far brillare, se non a sprazzi, due grandi talenti come Felipe Anderson e Keita. Sfilacciati. 

Anche la Sampdoria può essere inserita tra le delusioni. Con Zenga subito in bilico sin dalla prima partita, un Cassano imbolsito e un'attitudine troppo difensiva, la squadra di Genova per il momento non ha saputo mettere a frutto la vena realizzativa di Eder, imprendibile quest'anno. Miglioreranno le cose con il nuovo allenatore? Vedremo. Speranza. 

Tra le delusioni va a finire anche la squadra di Genova, 13 punti in 12 partite, ruolino casalingo accettabile, trasferte indigeste. In piena lotta per non retrocedere, saprà Gasperini migliorare questa squadra? A livello societario che succede? Pasticcioni. 

Come non inserire in questa categoria anche l'Udinese? Una delle più brutte e povere di talento degli ultimi anni. Di Natale sembra aver esaurito la sua verve realizzativa, pochi giovani di valore, gioco così così. Non sarà facile per Colantuono. Invecchiati. 

The last but not the least, come dicono quelli bravi, (ehm, grazie), il Verona di Mandorlini, quasi stessa squadra dello scorso anno, con un Pazzini in più ma con i gol di Toni in meno, che è sembrata una mancanza gravissima per la squadra. Gioco brutto, grinta assente, enormi difficoltà. Riuscirà Mandorlini ha salvare la sua panchina ancora per molto? Vedovi (di Toni). 

Le conferme

Tra le conferme, e cioè chi sta rispettando il proprio cammino come prevedibile, inseriamo senza dubbio la Roma, a solo un punto dalla vetta. Ricominciare senza Gervinho e Salah sarà molto difficile per la squadra della capitale, che dovrà imparare a difendere meglio e a gestire le partite senza che sembri essere su un otto volante, soprattutto in Champions. Pazzi.

Buono anche il campionato del Napoli, a due punti dalla vetta, con un Sarri in più. La squadra ha subito digerito il cambio di allenatore, abbracciando i dettami del nuovi mister. D'altronde Benitez aveva fatto il suo tempo. Insigne e Higuain strepitosi, il secondo miglior gioco della serie A. Rinati.

Sufficiente il campionato del Milan, a 7 punti dalla vetta, a 5 dal terzo posto. Non una grande classifica, non un grande gioco, la squadra al momento è troppo discontinua e dipende totalmente da Jack Bonaventura. Chi l'avrebbe mai detto? Discontinui. 

Il Torino conferma appieno le sue caratteristiche, 3-5-2 marchio di fabbrica di Ventura, qualche sconfitta di troppo, ottimi giocatori in mostra come Baselli, scommessa vinta dalla società granata, ma al momento troppi su e giù. Altalenanti. 

Il Palermo è leggermente al di sotto delle attese, senza Dybala era prevedibile raccogliere qualche punto in meno, ma i 14 conquistati non giustificano affatto l'esonero di Iachini da parte di Zamparini. L'aggettivo è per lui, non per la squadra. Incomprensibile. 

Il Chievo, dopo un inizio al di sopra delle proprie possibilità, è notevolmente calato e si è assestato in fondo alla classifica. Servirà una cura rigenerante per tornare la squadra di inizio campionato, forse la sosta gli avrà fatto bene. Appannati. 

Il Bologna, dopo un inizio disastroso, con Donadoni è tornata a combattere, a giocare e a esprimere un calcio buono. Rossi tra i calciatori aveva ormai fatto il suo tempo. Rigenerati. 

Ultima in tutti i sensi il Carpi di Castori, sollevato dall'incarico proprio quando stavano arrivando delle partite abbordabili da giocare. Scelta infelice della società. Servirà una svolta per tornare a lottare come ad inizio campionato. Attesi. 

Godetevi il campionato, nonostante questo brutto periodo storico. Ce la possiamo fare. Speranzoso.  

domenica 1 novembre 2015

L'imperfezione vincente dell'Inter


L'Inter è una squadra palesemente imperfetta. Manca di un gioco convincente ed ha dei giocatori altrettanto imperfetti e pieni di lacune, vedi Fredy Guarin, a cui dedicherò un post apposito di psicologia applicata al calcio. Ma è una squadra vincente, almeno per il momento, ed ha ampi margini di miglioramento, e questo forse dovrebbe cominciare a preoccupare gli avversari. Inoltre ha un tecnico capace, e che ieri sera nel corso di un big match importantissimo, fa sedere in panchina il capitano e goleador nonché stella assoluta della squadra, e inserisce dal primo minuto Nagatomo, alla seconda presenza stagionale, e D'Ambrosio, addirittura alla prima senza alcun minuto giocato. Ovviamente tutti gli interisti hanno calcisticamente imprecato pensando a chissà quale sciagura e invece ha avuto ragione lui. Nagatomo e D'Ambrosio hanno tenuto botta contro Gervinho e Salah, due dei punti di forza assoluti della Roma, che solo qualche giorno fa hanno scherzato con la difesa della Fiorentina... Punto di forza della squadra è indiscutibilmente la difesa, capace di non subire gol in diverse occasioni, anche contro squadre come Juventus e Roma. Una sola grossa imbarcata presa contro la Fiorentina, ben quattro gol subiti in una sola serata e poi molti "clean sheet" all'attivo. Merito ovviamente del portiere, Handanovic, capace ieri sera di quattro parate in 2 secondi ma, a proposito di imperfezione, capace anche di regalare due gol alla Fiorentina (ampiamente poi ripagati ieri sera e all'ultimo minuto nella parata su Destro). Difesa tutta nuova e con un leader lento, calmo, silenzioso e preciso come Joao Miranda, vero pilastro capace di dare sicurezza alla difesa e di guidarla senza sbavature. Questo giocatore secondo me fa davvero la differenza dietro. Calma in ogni situazione, sa sempre quello che fare, forte di testa, implacabile nell'uno contro uno, insomma quel difensore che serviva all'Inter per recuperare le incredibili amnesie dello scorso campionato. Affianco a lui uno che diventerà un fortissimo difensore come Murillo, sulle fasce quattro terzini senza titolarità, ognuno imperfetto a modo suo ma capaci di reggere bene anche big match  come quelli di ieri sera senza grosse sbavature (vedi Nagatomo quasi perfetto durante tutto il match alla fine cerca di regalare un assist vincente a Gervinho). Importantissime anche le figure di Melo e Medel, davanti alla difesa due sicurezze, tanto che una volta che la squadra è rimasta senza ha sofferto moltissimo. Davanti c'è molto da fare, il gioco latita, le conclusioni a rete poche, le azioni pericolose si contano sulle dita di una mano per tutte le undici partite. E d'altronde, una squadra che vince 6 partite su 11 per 1-0 denota una compattezza invidiabile ma anche una mancanza di pericolosità preoccupante. Probabilmente non è ancora una squadra da scudetto, ma gli avversari farebbero bene a preoccuparsi, visto che ha ampi margini di miglioramento nel reparto offensivo e nel palleggio. E se questi miglioramenti si concretizzassero? Sarà il tempo a dircelo. Intanto l'imperfezione ha portato 24 punti e la testa della classifica. Niente male. 

giovedì 3 settembre 2015

La sosta no! Primo bilancio del campionato di serie A


Finalmente il campionato di serie A entra nel vivo! Anzi no, c'è la sosta per le nazionali...Uffa. Io parlo per me ovviamente, ma so con certezza che molti appassionati di calcio la pensano in questo modo e cioè che iniziare il campionato e fare due partite e poi sosta per le nazionali, mette una tristezza infinita...Non che uno non voglia bene alla nazionale o che non la voglia seguire, però per un tifoso di calcio, la squadra di club è la squadra di club, la nazionale non verrà mai davanti alla squadra che si tifa sin da bambino e che ci conduce nel bellissimo, truffaldino, falso, emozionante e coinvolgente sport del mondo. La nazionale può momentaneamente soddisfare in parte i nostri appetiti calcistici, ma senza particolare entusiasmo. Non è bello da dire ma è così...Carina la seconda maglia della nazionale comunque, finalmente una bella maglia. Comunque la situazione è migliorata, perché negli anni scorsi, i nostri geniacci organizzatori facevano disputare una sola giornata prima della sosta e poi la Nazionale. Miglioramenti. 

Intanto le nostre squadre, partiranno sempre svantaggiate, infatti nei preliminari la Lazio è stata esclusa già dalla Champions, mentre abbiamo già perso una squadra in Europa League, la Sampdoria, contro il fortissimo Vojvodina... Questo accade perché il campionato comincia troppo tardi, mentre gli altri sono belli in forma e ci buttano fuori...Questo è, lo capiremo mai? No. 

Il campionato è già iniziato con svariate sorprese, prima fra tutti la doppia sconfitta della Juventus campione in carica. Brutta la prima in casa con l'Udinese, più normale la seconda a Roma, anche se la differenza tra le due squadre è stata piuttosto evidente. Le squadre di Allegri non partono mai alla grande ed infatti ricordo anche che con Cagliari e Milan è partito sempre molto lento, per iniziare a correre dopo 4 o 5 giornate. Certo che iniziare con una doppia sconfitta non è mai un bel biglietto da visita, però il centrocampo passato da Vidal-Pirlo-Pogba a Sturaro-Padoin-Pogba ha fatto un notevole passo indietro. Padoin schierato al posto di Pirlo e poi lasciato fuori dalla lista Champions. Misteri. La Roma conferma di essere una delle pretendenti al titolo, anche se gli ultimi minuti con la Juventus devono far riflettere sia la Roma sia sul carattere della Juventus, in difficoltà fisica e mai doma. Sorpresona di inizio campionato è certamente il Chievo che con sei punti si allontana già dai bassifondi della classifica. La squadra più vecchia della serie A non aveva un inizio facilissimo, ma ha saputo essere pronta da subito. Stesso allenatore e quasi stessa squadra dello scorso anno. Ottime scelte. Altra squadra sorpresa è stata il Torino, anche se non più di tanto, perché ha venduto un solo giocatore importante, Darmian, inserendo elementi di primissima qualità come Baselli (nessuna delle grandi ha puntato su questo giovane di sicuro avvenire), stesso allenatore e stessa ossatura, uguale ottimi risultati. Buono anche l'inizio del Palermo, senza brillare particolarmente visto che a Udine è stata messa sotto quasi per 90 minuti dall'Udinese, nello splendido nuovo stadio Friuli. Buona ma non ancora del tutto convincente la partenza dell'Inter, che riesce a fare bottino pieno sempre negli ultimi minuti, grazie soprattutto a Stevan Jovetic, uomo decisivo, con tre gol segnati in due partite. Con le ultime mosse di mercato la squadra interista cambierà qualche elemento e modo di giocare, vedremo se i risultati daranno ragione a Mancini. Così così la Lazio, che dopo la batosta dei preliminari ne prende un'altra pesantissima dal Chievo. Nelle retrovie, difficile l'inizio delle neopromosse che hanno racimolato la bellezza di 0 punti in tre. Il Bologna ha fatto un ottimo mercato ma l'amalgama è ben lontana dall'essere raggiunta. Il Carpi idem, anche se ha dato segni di risveglio contro l'Inter, forse però con un atteggiamento troppo difensivista. Il Frosinone paga l'inesperienza della maggior parte dei componenti della sua rosa, compreso l'allenatore, che impiegheranno certamente più degli altri per carburare. Quindi ci vorrà molta pazienza. 
Infine il Milan, che posizioneremo nella fascia lotta Champions, Ibra non è arrivato, un buon centrocampista neanche, il gioco per adesso latita, ma con una coppia d'attacco così forte qualcosa potrebbe comunque arrivare. Lo scopriremo nel prossimo week end...Anzi no, c'è la sosta... 

venerdì 21 agosto 2015

Serie A al via, la griglia di partenza!

( il "bellissimo" pallone della Serie A)

Finalmente ricomincia la serie A e per un buon disoccupato che si rispetti è una gran bella notizia. Ci sarà per tutto l'anno una partita da aspettare, da vedere, da commentare, momenti di gioia e momenti di depressione, insomma solite cose che riguardano il calcio e ogni tifoso. Anche quest'anno secondo me il pronostico non sarà così incerto, speriamo almeno ci siano più sorprese possibili. La mia speranza primaria è che il campionato non sia brutto e noioso così come è il pallone disegnato da Nike per la stagione. Ma lo avete visto bene? Orripilante. Sembra il pallone di Barbie, di quelli che compri in edicola a 5 euro o poco meno, di quelli che al primo rimbalzo in strada si bucano e ne resta solamente un bimbo che piange. Ma perché questo disegno? Qualcuno lo avrà giudicato prima di metterlo in produzione? Cioè un controllo qualità qualunque ha visto questo pallone e non ha affermato "Ragazzi, fa cagare, dai su, non ci possiamo presentare con questo coso..."? Misteri del calcio...Comunque scrivo questo post per cercare di stilare una mia personale griglia di partenza in varie fasce, così, per farmi dire a fine anno che non ci capisco molto di calcio...Quindi sono pronto a correre questo rischio, sbertucciatemi pure a maggio...Le mie fasce sono suddivise tra Lotta Scudetto, Lotta Champions, Lotta Europa League, Salvezza tranquilla e Lotta salvezza. Sperando che questa lotta ci sia davvero...

Lotta scudetto 

Secondo il mio giudizio, al momento la lotta Scudetto può essere appannaggio solamente di Juventus e Roma, che al momento hanno sempre le due rose più competitive della Serie A. La Juve è la solita corazzata, campione in carica da quattro anni, ha subito qualche cambiamento, sicuramente risentirà delle partenze di leader come Pirlo, Tevez e Vidal, però resta certamente la favorita, anche perché credo non sia finita qui la campagna acquisti, come credo che un Pogba a centrocampo faccia una differenza enorme. La Roma invece ha fatto grandi acquisti, Salah e Dzeko su tutti, davanti sarà una macchina da gol, mentre la vedo un po' in difficoltà dietro, dove non ha grandissimi giocatori da proporre, anche se gli acquisti di Sabatini, diversi giovani poco conosciuti, solitamente sono una garanzia. E poi c'è l'incognita Garcia, l'anno scorso fu da gennaio un campionato difficilissimo per lui, il suo credito con la piazza è significativamente diminuito, vedremo come reagiranno ambiente e società alle prime difficoltà. Spero almeno non dica più di vincere lo scudetto a dicembre...In questa lotta scudetto inserirei una terza pretendente, che però dipende da una variabile, l'acquisto o meno di Zlatan Ibrahimovic. Se arriverà il fenomeno svedese allora il Milan per me salirà in questa fascia, altrimenti vedere al piano inferiore...Zlatan=Scudetto

Lotta Champions

Dando per scontato che due posti Champions vadano a Roma e Juventus, la lotta per il terzo sarà serratissima. In questa fascia inserirei Fiorentina, Inter, Milan (senza Zlatan), Lazio e Napoli, ognuna con le sue incognite. Napoli, Milan e Fiorentina hanno l'incognita nuovo allenatore, credo soprattutto il Napoli, che con Sarri dovrà aprire una nuova stagione, un nuovo modo di pensare e di giocare. La squadra resta fortissima, Hamsik, Higuain, Callejon, Mertens, nomi di assoluta garanzia e sicurezza. Bisognerà vedere come si adatteranno al nuovo allenatore e alla nuova filosofia di gioco, vedremo. Intanto non avevo mai visto un allenatore fumare mentre dirige gli allenamenti, Semplicemente fantastico! Il Milan (senza Ibra) è una buona squadra, carente a centrocampo di giocatori di spessore, mentre in difesa si affida ai giovani, ed è ovviamente un bell'esperimento. Manca qualche ricambio affidabile e di valore, mentre in attacco Bacca segnerà valanghe di gol, almeno a mio parere. Un grande attaccante. La Fiorentina invece ha perso qualche giocatore importante, mentre ha trovato un Paulo Sousa che sembra essere un gran bel allenatore. Se poi potrà contare su Giuseppe Rossi, allora certamente la zona Champions avrà la scomoda presenza della compagine viola. La Lazio invece è una squadra ben rodata, ottimo allenatore, buoni talenti, manca solo qualche ricambio valido in attacco. Si può ancora contare su un centravanti come Klose che avrà ormai 52 anni? Credo di no. Il solo Djordjevic secondo me non basterà. Se Lotito deciderà di acquistare sarebbe anche ora. Infine l'Inter, che è sempre un'incognita. Mancini sta facendo e disfando a suo piacimento, vende e compra, ama  e subito fa fuori i suoi calciatori. Forse è lui l'incognita della squadra, a sorpresa. I terzini che rimarranno sono un rebus, la difesa è stata cambiata totalmente rispetto a quella disastrosa dello scorso anno, buono il centrocampo, ottimo l'inserimento di Jovetic in attacco (infortuni permettendo) accanto a Icardi e Palacio. L'Inter non ha mezze misure. O fallimento, o successo. Vedremo

Lotta Europa League

In questa fascia inserisco Genoa, Sampdoria e Torino. Diverse squadre della lotta Champions dovranno per forza di cose accontentarsi dell'Europa League, quindi Genoa, Samp e Torino secondo me hanno le potenzialità per inserirsi in zone alte della classifica. Il Genoa con Gasperini va sempre molto bene, con qualsiasi giocatore gli si metta a disposizione. A Genoa si trova proprio bene, riuscirà Preziosi a mettere in regola i conti per non regalare la qualificazione a qualcun'altro come già fatto quest'anno? La Samp è anch'essa un'incognita, nuovo e già traballante allenatore, scommesse azzardate come Cassano e si cerca anche di portare a Genova Balotelli, un ambiente esplosivo anche grazie al Presidente Ferrero. Riusciranno tutti a mantenere la calma e portare la Samp in alto? Se sì ci riusciranno, altrimenti la Samp rischia di finire molto più in basso, secondo me non avrà mezze misure. Il Torino secondo me ha un grande allenatore, ha fatto degli ottimi acquisti italiani come Zappacosta, Baselli e Belotti, in più ha un impianto di gioco assolutamente collaudato e di ottima qualità. Sarà sicuramente una delle sorprese del campionato. 

Salvezza tranquilla

In questa fascia metterei Sassuolo, Udinese, Palermo e Bologna. Queste quattro squadre disputeranno un campionato tranquillo, con il Sassuolo dell'ottimo Di Francesco che potrebbe dire la sua in fasce più in alto senza problemi. Il Bologna ha fatto un ottimo mercato, ma potrebbe lo stesso essere coinvolto nelle zone più basse, mentre Udinese e Palermo le vedo migliori delle squadre in zona retrocessione. L'Udinese ha l'incognita nuovo allenatore, anche se poi a Udine sembra che si adattino tutti bene, mentre il Palermo, seppur senza Dybala, dovrebbe essere già rodato con Iachini. Resisterà un altro anno intero l'allenatore sotto Zamparini? Lo spero per lui. Queste quattro comunque possono essere coinvolte più in basso. 

Lotta per non Retrocedere

Qui inserisco le restanti Atalanta, Carpi, Chievo, Verona, Empoli e Frosinone. Qui ci sono le incognite. Carpi e Frosinone sono alla prima stagione in serie A, quindi sarà difficile prevedere come andrà. Il Frosinone ha un allenatore emergente come Stellone e lo stesso impianto di squadra delle due promozioni, con qualche piccola differenza. Forse qualcosina in attacco manca. Da non sottovalutare la variabile Matusa, stadio piccolo, caldo e ostico in cui giocare. Il Carpi di Castori (ignoranza in abbondanza) ha cambiato molto, staremo a vedere se bene o male. Per entrambe credo sarà un'esperienza che comunque vada sarà un successo. Se retrocedessero credo che nessuno si strappi i capelli, sarebbe comunque stata una grande stagione. Ma non sottovalutatele, nel calcio niente è scritto. L'Atalanta ha già rischiato lo scorso anno ma complice le altre tre retrocesse è riuscita a salvarsi, con qualche fatica di troppo. La scelta di Reja non mi sembra un granché, la squadra ha perso Baselli e Zappacosta, rinforzi non troppo eclatanti sul mercato. L'Empoli dovrà reagire alla partenza di Sarri ed anche qui è una gran bella incognita. Si può passare da un allenatore che fuma in allenamento ad uno educato e composto come Giampaolo? Difficile. Chievo e Verona sono le favorite del gruppo, il Verona ha un'ottima coppia d'attacco per lottare con tutti, mentre il Chievo alla fine si salva sempre, con qualsiasi allenatore e qualsiasi tipo di rosa. 

Insomma, qualunque squadra tifiate, divertitevi, andate allo stadio e non ci rimanete troppo male se la vostra squadra andrà male, il calcio è una ruota che gita come tutto nella vita, quindi godetevi lo sport, soprattutto dal vivo. Ci risentiamo a maggio per smentire l'intero articolo! Accetto insulti.    

martedì 9 giugno 2015

Juvetini e anti-juventini: l'arte del gufare



In occasione della finale di Champions League si è molto discusso dell'arte del "gufare" che consiste principalmente nel tifare contro una squadra avversaria semplicemente perché ci è antipatica. So che per questo post potrei ricevere diversi insulti e minacce (all'italiano tocca tutto, offendilo, insultalo, togligli il lavoro, la dignità, derubalo, fagli quello che vuoi, ma non toccargli il calcio, per questo può manifestare, minacciarti, picchiarti, insultarti e fare gesti estremi) ma questa mattina mi sento coraggioso, quindi proverò a difendere ufficialmente i gufi in questo trattato socio psicologico (mi sopravvaluto sempre). Ovviamente durante la finale Juventus-Barcellona in Italia, così come in Spagna dove i tifosi del Real avranno sicuramente tifato contro il Barça (che a loro volta hanno tifato contro il Real in semifinale contro la Juventus), c'erano due fazioni: gli juventini e gli anti juventini. Questa è la verità, è normalissimo sia andata così, è così che succede, quindi non riesco proprio a capire coloro che si arrabbiano se qualcuno tifa contro la propria squadra. Durante l'anno si passa tutto il tempo a sminuire gli avversari, a deriderli, a prenderli in giro quando si vince e cose del genere, poi come si pretende che arrivati in finale si tifi per la squadra italiana? Non esiste. Ci sarà una piccola parte di tifosi non juventini che avranno simpatizzato per la Juve, ma saranno stati certamente una minoranza. E comunque se la mia squadra fosse arrivata in finale di Champions League, non mi sarei certamente arrabbiato nel vedere che molti tifavano contro. D'altra parte il gufare nasconde anche un pò di sana invidia sportiva, nel senso che al gufo sarebbe piaciuto moltissimo che la propria squadra fosse potuta essere al posto della Juve. Questo è. Se fosse arrivata in finale un'altra qualunque squadra, sarebbe successo ugualmente. Poi la Juventus storicamente è amata esclusivamente dai propri tifosi perché per gli altri rappresenta un certo tipo di potere, a volte arrogante, mai così simpatico per tutti gli altri. Poi al momento è la squadra vincente, stradominano in Italia da quattro anni facendo incetta di scudetti, non si può pretendere che al momento gli altri la amino. Nel calcio è così, la squadra vincente viene odiata da tutti, le perdenti attirano sempre molte simpatie, così come accade anche nella vita reale. Quindi cari juventini fatevene una ragione e fregatevene, l'importante è sostenere la propria squadra e godersi i propri successi e anche le proprie sconfitte (perdere in finale di Champions è sempre una sconfitta più "dolce"). Poi se ricordate bene, voi juventini, il 22 maggio del 2010 durante la finale Champions Inter-Bayern Monaco, chi avete tifato? L'italiana o la tedesca? In merito ho pochissimi dubbi. Quindi questa volta è toccato agli juventini ma in futuro toccherà ad altri, perché il calcio è un gioco e un ciclo, tutto succede e risuccede all'infinito, quello che è successo ad una squadra succederà ad un'altra in futuro, quindi è meglio non parlare su certe cose e godersi le vittorie della propria squadra. Se l'anno prossimo la finale sarà Roma-Real Madrid, chi tiferà per la Roma? Credo solo i romanisti...Sarebbe scandaloso? No, è normale e naturale sia così. Quindi sportivo o no che sia, il calcio è questo e il tifare contro fa parte del gioco, è giusto accettarlo ed è giusto tifare contro quando toccherà agli altri. Non succede solo in Italia ma in tutti i paesi del mondo, inutile nasconderci. Mettiamoci l'anima in pace e non ci lamentiamo, l'anno prossimo potrebbe toccare ad altri l'arte del gufaggio. Che piaccia o meno, è così.      

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